Ci sono dispositivi che ci si
augura di non dover mai usare, ma di cui, in caso di necessità, è essenziale
poter disporre. Tra questi spicca il defibrillatore, apparecchio di vitale
importanza in quelle situazioni di emergenza cardiaca quando la variabile tempo
gioca un ruolo fondamentale e di cui, da oggi, dispone anche la Società Operaia
“F. S. Nitti” di Melfi. Il prezioso dispositivo è stato donato dai soci del
Lions Club cittadino che si sono resi protagonisti dell’ennesimo gesto di
altruismo. Un gesto lodevole che si inserisce in un percorso, ben più ampio,
verso il miglioramento della qualità della vita di tutta la comunità melfitana.
Lo scorso anno infatti, si è svolto il primo step, prettamente informativo, con
un convegno sull’importanza del defibrillatore e sulla cultura della
prevenzione con il contributo di esperti del settore, al quale è seguito ora un
atto concreto.
Ma c’è di più. Uno strumento,
seppur di semplice utilizzo, sarebbe inutile se finisse nelle mani di persone
inesperte. Per questo è stata premura del Lions Club Melfi finanziare la
formazione di due soci della Società Operaia – Vincenzo Rossi e Davide
Montanarella – che hanno avuto la possibilità di frequentare il corso regionale
di esecutore BLSD e apprendere così le principali manovre rianimatorie,
compreso naturalmente l’uso del defibrillatore. A spiegare l’iniziativa, l’Ing.
Rosa Masi, presidente del Lions Club Melfi. “Abbiamo scelto di donare il
defibrillatore alla Società Operaia perché rappresenta l’associazione più
antica e longeva della nostra Città”. “E’ dal lontano 1886, anno della sua
costituzione – ha aggiunto il presidente Masi - che questa associazione
conserva intatte le lodevoli finalità dei suoi padri fondatori, rappresentando
ancora oggi un valido punto di riferimento per giovani e non, che si incontrano
e si confrontano, condividendo il loro tempo libero”.
Un gesto che è stato
particolarmente apprezzato da Lorenzo Pagliuca, presidente della Società
Operaia. “Ringrazio tutti i soci del Lions Club Melfi per averci donato, con
grande generosità e sensibilità, uno strumento che sappiamo bene quanto possa
rivelarsi utile e talvolta decisivo in modo particolare nei luoghi molto
frequentati”. Presidente Pagliuca che ha poi speso alcune parole per
sottolineare l’attualità di un’associazione che non sembra sentire affatto il
“peso” degli anni. “La lungimiranza dimostrata nel costruire un punto di
incontro e confronto tra persone, è forse il più grande merito di quei 171
padri fondatori che decisero di costruire una società di mutuo soccorso”. Oggi
– ha concluso Pagliuca – noi tutti abbiamo la responsabilità di preservare nel
tempo questo grande patrimonio convinti che i valori, quelli veri, non hanno
una scadenza né tantomeno possono diventare vecchi col passare del tempo”.
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