SALUTE E DISABILITÀ DELLE PERSONE ANZIANE: FENASP, UN PROGRAMMA DI INTERVENTI E CURE SPECIE DOMICILIARI



La Basilicata si conferma regione di persone anziane con l’accentuazione dei problemi di salute che l’invecchiamento comporta: il 9,4% dei cittadini ha tra 65 e 74 anni, a fronte di una media nazionale del 10,5%, mentre le persone tra 75 e 84 anni sono l’8,2% della popolazione regionale, a fronte di una media nazionale del 7,5%. Gli anziani di 85 anni o più sono il 2,9% della popolazione regionale, a fronte di una media nazionale del 2,8%. Sono alcuni dei dati che emergono dalla undicesima edizione del Rapporto Osservasalute (2013), un'approfondita analisi dello stato di salute della popolazione  e della qualità dell'assistenza sanitaria nelle Regioni italiane redatto dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che ha sede presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.  Quest’anno il Rapporto esamina la percentuale di maschi e femmine di età 65 anni e oltre che vivono soli, in presenza o assenza di gravi limitazioni fisiche che rendono complicate le attività quotidiane anche più semplici come lavarsi o cucinare (Anno 2011): in Basilicata il 21,31% della popolazione maschile in questa fascia di età vive sola in presenza di limitazioni, e il 44,84% delle femmine (valori medi nazionali: il19,93% dei maschi e 45,17% delle femmine); il 22,63% dei maschi in regione vive solo in assenza di limitazioni e il 31,35% delle femmine (valori medi nazionali: 16,02% dei maschi e il 35,39% delle femmine).

Sono indicazioni – commenta FeNASP Basilicata – sulla necessità di una maggiore attenzione alle condizioni di salute della terza età e di prevenzione anche nel settore della riabilitazione e delle cure fisiatriche rilanciando il ruolo dei presidi territoriali più vicini all’utenza che sono i Centri di fkt in attività con personale ed attrezzature d’avanguardia. Ogni servizio va progettato per porre il paziente al centro di un percorso di benessere completo "disegnato sulla persona", un nuovo modo di approcciare la fisioterapia e la riabilitazione, costruito su un insieme sinergico di scienza, tecnologia, innovazione e arte. Il medico specialista in Riabilitazione – spiega la Federazione - stabilisce un P .R.I. (Progetto Riabilitativo Individuale) analizzando il paziente in rapporto alla sua patologia: sia essa di natura ortopedica sia vascolare o neurologica lieve; tenendo conto della prognosi funzionale e del margine di modificabilità del quadro clinico. All'interno del P .R.I. vanno inseriti: trattamenti di fisioterapia strumentale e trattamenti di riabilitazione motori. L’attenzione – continua FeNASP Basilicata – va accresciuta rispetto alle cure riabilitative domiciliari per venire incontro alle problematiche di mobilità dei pazienti della terza età ed estendendo l’attività ambulatoriale con beneficio diretto all’utenza ed anche per l’occupazione di figure professionali.

Non si sottovaluti che in Basilicata la speranza di vita alla nascita è per i maschi pari a 79,5 anni (media italiana 79,4). Per le femmine la speranza di vita alla nascita è pari a 84,3 anni (valore medio italiano 84,5). La speranza di vita per le donne era di 83,3 anni nel 2006, quindi le residenti in regione hanno guadagnato ben 365 giorni di vita tra 2006 e 2010, contro un guadagno medio in Italia di 183 giorni.

Per i maschi di 0-84 anni in regione si registra un guadagno di 156 giorni per la speranza di vita ottenuto grazie alla riduzione della mortalità per tumori (guadagno medio nazionale è di 116 giorni); un guadagno di 130 giorni per ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio (guadagno medio italiano 133 giorni); i maschi hanno inoltre guadagnato ben 56 giorni per ridotta mortalità per disturbi psichici, malattie del sistema nervoso ed organi di senso (guadagno medio italiano 6 giorni) – guadagno maggiore in Italia. Per le donne in regione la speranza di vita ha risentito di una perdita di 13 giorni a causa dell’aumento della mortalità per tumori (guadagno medio nazionale è di 31 giorni); di 125 giorni per ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio (guadagno medio italiano 117 giorni); e una perdita di 25 giorni per aumentata mortalità per disturbi psichici, malattie del sistema nervoso ed organi di senso (perdita medio italiano 11 giorni).

Tra i fattori di cui tenere conto c’è l’obesità: la Basilicata presenta una percentuale di individui (persone di 18 anni e oltre) in sovrappeso pari al 39,9%; il valore medio nazionale è il 35,6%. E una percentuale di obesi pari al 12,6% dei cittadini, a fronte di un valore medio italiano del 10,4%.

Quanto alle abitudini alimentari in Basilicata solo l’1,7% della popolazione consuma in media le 5 o più porzioni di verdura, ortaggi e frutta al dì – percentuale minima in Italia, contro una media nazionale del 4,7%.

Infine, in Basilicata si registra un consumo di antidepressivi pari a 29,2 dosi definite giornaliere per 1.000 abitanti nel 2012. A livello nazionale il consumo medio è di 36,8 DDD/1.000 ab die. In Basilicata il tasso standardizzato di suicidio è pari all’8,27 per 100.000, a fronte di un valore medio nazionale di 7,21 per 100.000 fra i soggetti con 15 anni e oltre.

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