Per ogni bambino un giocattolo è
un piccolo grande scrigno di sogni col quale inventare storie appassionanti ed
emozionanti, o ancora un compagno di avventure fantastiche e immaginarie. C’è
poi l’aspetto strettamente pedagogico: smontarlo per scoprirne l’anima segreta
è un modo per cominciare ad indagare, a ricercare, a svelare i piccoli misteri
quotidiani che faranno la sua vita. Ma non sempre, e ancor di più in questi
tempi di crisi, i bambini ne hanno tra le mani e così quello che dovrebbe
essere il diritto di divertirsi e giocare, finisce molto spesso con l’essere
messo in discussione. E proprio pensando ai bimbi meno fortunati, il Lions Club
di Melfi ha fatto da collante tra il territorio e la SATA che ha messo a
disposizione i giochi non distribuiti durante il Family Day.
Dai tradizionali
giochi da tavola a quelli di ultima generazione sino agli intramontabili
peluche, la solidarietà è arrivata nella cittadina federiciana sotto forma di
un carico di giocattoli. Oltre un centinaio quelli raccolti che, suddivisi e
catalogati per fasce di età sono stati poi consegnati ai bambini delle Scuole
dell’Infanzia di Melfi, agli ospiti dell’AIAS e poi ancora a quelle famiglie,
per lo più di immigrati, in difficoltà economiche. “Siamo convinti – ha
dichiarato l’Ing. Rosa Masi, presidente del Lions Club Melfi – che unendo forze
ed energie, si possa fare qualcosa di concreto per il nostro territorio e che,
ciascuno di noi possa dare un contributo in base a quelle che sono le proprie
possibilità”.
Come Lions – ha aggiunto il Presidente Masi - siamo da sempre
vicini al mondo dei ragazzi e ai loro bisogni, e in particolare in questa
occasione abbiamo deciso di coinvolgere la SATA. In tal senso un ringraziamento
speciale va all’ing. Sebastiano Garofalo, direttore della SATA e a Savino
Tribuzio, responsabile del Cedas. L’ invito a regalare un sorriso ai bambini è
stato accolto con piacere dal Cedas.
“Lo scopo della nostra realtà associativa
– ha commentato Savino Tribuzio, responsabile Cedas – è quello di promuovere e
coordinare iniziative ed attività culturali, ricreative e sportive per
l’impiego del tempo libero dei lavoratori e dei loro familiari”. L’impegno,
nella raccolta e nella successiva distribuzione, è stato ampiamente ripagato
dagli sguardi di stupore, di meraviglia e da quella curiosità che solo i
bambini sanno dimostrare con tanta spontaneità. E tanto è bastato per
compensare il dispendio di tempo ed energie necessari per portare a termine
l’iniziativa con successo.
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