DDL ARTIGIANATO: RETE IMPRESE, ACCELERARE APPROVAZIONE

L’audizione in Terza Commissione, presieduta da Pietrantuono, sul ddl della Giunta in materia di artigianato rappresenta un’accelerazione per la più rapida approvazione definitiva di un provvedimento fortemente atteso dai titolari delle circa 11.360 imprese del settore con l’obiettivo di adeguare la normativa, migliorare l’erogazione del credito, rafforzare la formazione e l’apprendistato per favorire nuova occupazione ed autoimprenditoria giovanile.

E’ il commento del presidente di Rete Imprese Italia Potenza Antonio Miele (Confartigianato) aggiungendo che volutamente le associazioni di categoria, di concerto con il Comitato Tecnico Artigiancassa, hanno presentato emendamenti migliorativi che non stravolgono l’impianto del ddl per non perdere altro tempo. Siamo l’unica Regione d’Italia che non dispone di una normativa quadro aggiornata e per l’introduzione delle procedure telematiche per l’iscrizione agli Albi le Camere di Commercio di Pz e Mt si sono sostituite alla carenza. L’artigianato – dice Miele - da sempre considerato settore trainante dell’intera economia regionale ha subito una fase di stagnazione, proprio per le persistenti difficoltà di accesso al credito a causa delle eccessive garanzie che vengono loro richieste dagli istituti di credito, nonostante la pratica sia assistita dalla garanzia dei Confidi, senza riservare la necessaria importanza ai progetti d’investimento.
Il Presidente del Comitato Tecnico Artigiancassa Filippo Gesualdi sottolinea che il provvedimento della Giunta recepisce le osservazioni delle associazioni, non delude le aspettative degli operatori, semplifica le procedure per l’avvio di un’attività artigianale ’“Impresa in un Giorno” attraverso la semplice comunicazione d’iscrizione corredata da apposita segnalazione di inizio attività (SCIA), facilita  il subentro nell’attività da un titolare ad un altro, per non disperdere l’attività imprenditoriale, promuove iniziative con aiuti concreti a favore dell’autoimprenditorialità, a sostegno della creazione e della nascita di imprese giovanili ( Start-Up), istituisce la “Commissione Regionale per l’Artigianato della Basilicata” la (CRAB) che oltre ad accorpare le funzioni della ex Commissione Provinciale assume un ruolo importantissimo nella programmazione regionale nel settore dell’artigianato, concede contributi alle imprese che intendono assumere giovani attraverso l’apprendistato,  riserva maggiore attenzione alle Botteghe Artigiane che  diventano botteghe scuola riconoscendo la qualifica di maestro artigiano  al titolare dell’impresa che svolge attività di docenza e di tutor per la formazione pratica degli allievi artigiani, affida funzioni ai Comuni relative alla individuazione, realizzazione e gestione di aree attrezzate per l’insediamento di imprese artigiane e alla predisposizione di programmi di artigianato di servizio e per i mestieri artistici. Ma soprattutto migliora  l’accesso al credito, rafforzando i Consorzi Fidi. Gesualdi invita la Giunta Regionale e l’intero Consiglio Regionale , che nella predisposizione dell’assestamento di bilancio vengano predisposte le risorse necessarie  per  far partire con il piede giusto la neo-nata Legge sull’artigianato, pensare a bandi pubblici a cui possano facilmente accedere anche le microimprese che intendono investire  e non solo a bandi a cui posso accedere le grandi imprese ( come i Bandi PIA –Piani di Sviluppo Industriale) e nel contempo rimpinguare i fondi necessari per mantenere in vita i pochi strumenti agevolativi più utilizzati dalle imprese: come il  credito agevolato (contributi artigiancassa) fondamentali per la sopravvivenza delle imprese artigiane lucane, dando corso a nuovi finanziamenti per l’esercizio 2015 confermando l’importo dell’anno precedente ossia euro 200.000.
Il credito agevolato ancora oggi mantiene, una funzione economica e sociale importantissima, perché consente loro una facilitazione nell’accesso al credito, che in ambito regionale si configura come “via di sviluppo. Nel corso dell’anno 2014 sono state approvate 100 domande di finanziamento per un investimento complessivo di circa 4,4 milioni di euro, per le quali la regione ha impegnato per il riconoscimento del contributo in conto interessi/canone, circa 200.000 euro ; vale a dire che 100 euro di contributo impegnato, ha prodotto mediamente 10.000 euro di investimenti realizzati da parte delle imprese artigiane, per l’effetto moltiplicatore , consentendo la creazione di circa 80 nuovi posti di lavoro.  Ogni posto di lavoro creato è venuto a costare alla regione solo 2.500 euro , valore 8 volte inferiore rispetto ad un posto creato con altri strumenti agevolativi (ad. Esempio con la 488 il cui costo si aggira sui 20.500 euro circa). Di qui il richiamo alle istituzioni e alla politica a rafforzare i Cofidi artigiani.               

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