“Natural and Cultural Resources Economics”: nuovo Cdl dell’Unibas per formare esperti nella gestione delle risorse naturali, energetiche e turistico-culturali


L’offerta didattica presentata a Potenza nel corso di una conferenza stampa Esperti nella gestione delle risorse naturali, energetiche e turistico-culturali, in grado di indirizzare le politiche pubbliche (dal punto di vista economico, gestionale e strategico) e le scelte imprenditoriali in due settori “chiave”, non solo per la Basilicata, ma per l’intera Europa, dove la richiesta di figure altamente specializzate in questi ruoli è in forte crescita.

L’Università della Basilicata “apre” un nuovo corso di laurea, nel percorso di rafforzamento e d’internazionalizzazione dell’offerta didattica dell’Ateneo: dal prossimo anno accademico, infatti, sarà possibile iscriversi al corso di laurea magistrale in “Natural and Cultural Resources Economics” (Economia delle risorse naturali e culturali) istituito nel dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia, per formare laureati di eccellenza in grado di interagire e operare, nello specifico campo di specializzazione, con imprese, istituzioni e professionisti. I contenuti del nuovo percorso sono stati presentati oggi, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dalla Rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole, e dal coordinatore del corso, il professor Giovanni Quaranta (dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia). Il corso, con sede a Potenza, nel campus di Macchia Romana, si articola in un primo anno comune, per costruire le basi di economia delle risorse naturali, energetiche e culturali; il secondo anno è suddiviso in due curricula: “Energy Economics” e “Tourism Management”. Il curriculum in “Energy Economics” si concentra sui metodi e le tecnologie di produzione ecocompatibile di energia sia da fonti rinnovabili che non rinnovabili, sulla prevenzione dell'inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, sul sistema di produzione, gestione e utilizzo di energia nelle aree rurali e in quelle urbane, sulla gestione delle risorse idriche; sui metodi di lotta alla desertificazione e al degrado del territorio e sui metodi di coinvolgimento delle comunità per la creazione di percorsi di sviluppo ad alto grado di resilienza. Il curriculum in “Tourism Management” punta invece a fornire una preparazione tipicamente aziendale (pianificazione e controllo di gestione, marketing e tourist destination management, Information Technology e gestione dell'innovazione), in modo da fornire ai laureati un sistema di conoscenze, modelli, tecniche e strumenti a supporto della gestione d’imprese, dei progetti e dei sistemi produttivi nel settore del turismo, della cultura e dei servizi, con particolare riferimento alla governance e alle innovazioni. Gli “sbocchi” occupazionali del nuovo corso di laurea sono molteplici: i laureati, accanto all’attività di ricerca in enti e atenei pubblici, potranno ricoprire figure dirigenziali di eccellenza in ambito nazionale e internazionale nel settore strategico delle scelte e delle politiche negli ambiti del turismo e della produzione di energia. Il requisito minimo per l'accesso al Corso di Laurea in “Natural and Cultural Resources Economics” è il possesso di una laurea triennale, o di laurea quadriennale vecchio ordinamento (o di titolo equipollente all'estero). Il Corso di Laurea (le iscrizioni partono dal 1 agosto) prevede un numero massimo di 108 iscritti. Le conoscenze richieste sono sia quelle relative alle discipline di base nelle aree aziendale, economica, statistico-matematica e giuridica, sia un’adeguata conoscenza della lingua inglese. “Con questo corso – ha detto il professor Quaranta – completiamo l’offerta didattica di Economia, e offriamo uno straordinario strumento per i nostri iscritti, rispondendo alla domanda delle imprese, lucane e internazionali, con cui ci siamo confrontanti per mettere a punto i contenuti del nuovo percorso: il livello di occupazione degli studenti di Economia è già alto, e con questa iniziativa contiamo di rafforzarlo ancora di più, partendo dal fatto che i corsi in lingua inglese, e poi gli stage, permetteranno a tutti di confrontarsi con la realtà europea e con un mercato sempre in movimento, alla costante ricerca di figure professionali altamente qualificate”.

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