IL DIFFICILE COMPROMESSO NEL PD!

Il Partito Democratico ha bisogno di una visione più ampia e di lungo termine; e pur credendo che alcune misure del governo possano essere sicuramente migliorate come la riforma del titolo V della Costituzione, credo che per la prima volta il governo Renzi ed il Pd stiano facendo un lavoro epocale di modernizzazione, di riforme, con un piglio che al centro sinistra ed all'Italia tutta mancavano da tempo.
Certamente un governo che attua riforme è sempre impopolare e per questo facile bersaglio di critiche. Se volessimo, oggi, definire cos’è il PD la risposta può essere una sola: il Partito Democratico è un soggetto politico “strozzato’’ in culla, in cui nessuno risponde del suo operato, nessuno rispetta gli organismi dirigenti, tutti sono autorizzati a fare di tutto, tutti sono liberi di “cambiare casacca” e tutti sono liberi di votare anche per un’altra lista e restare comunque nel PD. La regola principale di un partito è che tutti i soggetti devono abbracciare le sue politiche. Qualsiasi critica costruttiva deve essere fatta all'interno degli organismi dirigenti preposti, oppure magari, come minoranza congressuale cercare di lavorare in maniera costruttiva per far avanzare anche le proprie idee. Invece è consolidata l’abitudine di contrapporsi. Qui non si tratta di libertà di pensiero o di opinione, come qualcuno vuol far credere, ma di coerenza ed etica politica. A livello regionale è inutile nascondere le diverse vedute e opinioni nel PD. Le vicende sono tante e in particolare le ultime elezioni a Matera non dovevano andare così e se qualcuno, ancora oggi, pensa di aver vinto sotto banco ha una visione sbagliata della politica perché ha perso tutto il PD, anche chi governa. Auspichiamo che il Segretario regionale intervenga quanto prima per ripristinare, con l’autorevolezza che tutti gli riconoscono, la “legittimità” politica nel nostro partito, di contro egli stesso assisterà all’implosione del PD perché ciò che è successo un po’ di tempo fa a Potenza e di recente a Matera si ripeterà a cascata in tutti i comuni alle elezioni amministrative dell’anno prossimo. Con il ripristino dall’alto della “legittimità” politica otterremmo l’unità nel Partito Democratico e di conseguenza anche quella nei circoli periferici dove attualmente esistono vere e proprie fazioni contrapposte. Questo clima nel Pd non è più tollerabile e tutti quelli che pensano ad alimentare la guerriglia interna per il solo tornaconto elettorale non meritano la permanenza dentro il partito. In un momento particolare di difficoltà economica i cittadini si aspettano dalla politica una maggiore attenzione nella risoluzione dei problemi con risposte celeri e concrete. Non si esce da questa “en passe” con l’anarchia o con il “rimandare a dopo” ma con il rispetto delle regole della politica, facendo APPELLO alla responsabilità di chi governa, di chi dirige e di tutti coloro che hanno l’obbligo morale di tenere insieme il Partito Democratico. Per far uscire il PD dallo stallo e riacquistare la giusta credibilità tutti debbono rimboccarsi le maniche e il Segretario regionale in primis dovrà riordinare il partito, prendere tutti i provvedimenti necessari e soprattutto riprendere a fare Politica sui territori. Il Segretario del Circolo di Rionero in Vulture del PD Antonio Schirò

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