MEDITERRANEO NO TRIV: LA GLOBAL MED DICHIARA CHE LA REGIONE PUGLIA HA INVIATO IL SUO PARERE CONTRARIO OLTRE I TERMINI DI LEGGE

La società petrolifera Global Med che intende cercare petrolio nel Mar Ionio con ben 5 istanze di ricerca ( d 85 F.R., d 86 F.R., d 87 F.R., D 89 F.R. e d 90 F.R.) presenta delle integrazioni documentali al Ministero dell’Ambiente pubblicate sui quotidiani locali e nazionali il 5 agosto 2015. La Global Med se da una parte cerca di replicare alle eccezioni sollevate dalle associazioni come Mediterraneo no triv, dall’altra parte precisa di non poter argomentare
sulle indicazioni espresse con parere negativo dalla Regione Puglia perché inviate al Ministero dell’Ambiente oltre i termini prescritti per legge. Infatti, la società petrolifera nel documento prodotto al Ministero dichiara che “ la Regione Puglia ha inviato il suo parere al MATT il 13 maggio 2015 e cioè 112 giorni e 113 ( per la d 89 e per la d 90) dopo la scadenza prevista per legge. Pertanto, il parere contrario della Regione Puglia non sarà considerato nelle presenti controdeduzioni”. Quindi, come già fatto dalla Regione Basilicata che ha inviato il parere contrario alla d 79 della Enel Longanesi un anno dopo, anche la Regione Puglia nonostante la rilevanza della questione, disattende i termini prescritti dal DLGS 152/2006 al punto che sul documento la società dichiara di non prenderla neanche in considerazione nelle controdeduzioni decidendo di avvalersi della decadenza nella quale è in corsa la Regione Puglia. Eppure, tutte le associazioni hanno inviato le loro osservazioni contro i progetti di ricerca di petrolio nel mar ionio nel rispetto dei tempi stabiliti dal Codice dell’Ambiente. E allora, che senso ha dire di essere contrari alla devastazione del mare e dei conseguenti “potenziali” pericoli per l’ambiente marino e per le voci economiche più importanti quali turismo e pesca se poi non si inviano gli atti entro i termini di legge? 

MEDITERRANEO NO TRIV

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