Due giorni di approfondimenti sul politico, sullo storico e sulle sue lettere private: GIUSTINO FORTUNATO A TUTTO TONDO


Un ciclo di incontri sul grande meridionalista rionerese
di Katia Traficante

Si è concluso con notevole profitto culturale il ciclo di manifestazioni sulla figura di Giustino Fortunato, il grande suscitatore della “Questione meridionale”.
Si è trattato di un progetto dal titolo “La Figura di Giustino Fortunato Intreccio Costante di Cultura, Etica e Politica” promosso dall’Amministrazione comunale di Rionero e realizzato con il contributo della Regione Basilicata.
Il 22 e il 28 Ottobre scorso si è tenuto, presso il Palazzo "Giustino Fortunato" di Rionero in Vulture, casa natale dell'illustre meridionalista, un grande omaggio-evento, per ricordare, attraverso documenti storici e lettere private, la figura di Giustino Fortunato: un intreccio costante di cultura, etica e politica.

La Regione del Vulture, presente nei documenti storici e non solo di Giustino Fortunato, è luogo sintomatico di ricchezza ambientale e di risorse umane, quali beni culturali intangibili, da tutelare, salvaguardare e divulgare sempre più.


La casa natale dell'illustre Giustino Fortunato nella serata del 22 ottobre scorso ha aperto le porte al grande evento con la presentazione del libro La regione del Vulture: documenti delle opere storiche di G. Fortunato, con la traduzione dal latino in italiano, da parte dall'autore prof. Leo Vitale, storico, docente emerito di Letteratura e Storia presso l'Istituto Magistrale Statale "G. Fortunato" di Rionero in Vulture, appassionato di linguistica, dei documenti  storici delle opere del Fortunato.
Hanno preso parte alla presentazione il sindaco di Rionero, on. Antonio Placido e l’avv. Lorenzo Mazzeo, socio fondatore del Circolo "Giustino Fortunato" di Napoli e l’autore del libro, prof. Leo Vitale. Nel corso del dibattito che ne è seguito è intervenuto, fra gli altri,  anche Domenico Saraceno di Atella.
L'appuntamento dell'omaggio alla figura del Fortunato, è, poi, nella mattinata di mercoledì 28 ottobre scorso, passato presso il Campus d’I.I.S “ Giustino Fortunato”, con la presentazione del video - documento dal titolo "Sulle tracce di Don Giustino: Viaggio nei luoghi cari a Giustino Fortunato nei territori del Vulture".
Un documentario realizzato con grande professionalità da Giovanni Marino con la finalità di mettere in risalto i luoghi frequentati e vissuti da Giustino  Fortunato.
Dal documentario, grazie al valido contributo, anche con interviste, di autorevoli studiosi ed esperti (Alfredo Bocchetti, Luisa Lovaglio, Donato Martiello, Pasqualina Iosca, Franco Pietrafesa, Padre Carlo Palestina, Paola D’Antonio, Giovanni Adinolfi, Antonio Chiriaco, Riccardo Rigante, Michele Traficante, Leo Vitale, Vito Giuseppe D’Angelo), emerge un Giustino Fortunato naturalista, amante dei luoghi a lui cari, come Gaudiano, Monticchio, Torre degli Embrici e la sua stessa casa natale, tuttora sede della Biblioteca Comunale che porta il suo nome.


All'incontro, presenti, fra l’altro, numerosi studenti e docenti dell’I.I.S. sono intervenuti il vicesindaco di Rionero e assessore alla Cultura Vito Giuseppe D'Angelo, la dirigente scolastica dell’I.I.S. "Giustino Fortunato" prof.ssa Antonella Ruggeri, Pasquale Libutti, naturalista, Giampiero Perri, direttore Generale APT Basilicata, i dirigente scolastici emeriti prof. Matteo Alfredo Bocchetti, e prof. Michele Pinto, coordinatore.
Nel pomeriggio del 28 Ottobre scorso l'omaggio al meridionalista rionerese è proseguito presso il Palazzo Giustino Fortunato, per conoscere un Fortunato più privato, attraverso le lettere inedite, con la presentazione del libro "Corrispondenze di Giustino ed Ernesto Fortunato - Lettere inedite a Vincenzo Granata e Michele Mennella", di Michele Traficante e Leo Vitale.
Hanno preso parte alla presentazione, coordinata egregiamente dal giornalista Clemente Carlucci, Direttore del quotidiano “ la Nuova del Sud”, l'assessore comunale di Rionero alla Pubblica Istruzione Paola D'Antonio, che ha evidenziato l'importanza storica e culturale di tali "tesori privati", quali testimonianze dell’umanità di don Giustino, prima del politico, dello storico e quant'altro.
Il libro è diviso in due parti: nella prima, redatta da Leo Vitale, s’introduce la personalità culturale e politica di Giustino Fortunato, cui seguono 86 lettere dirette.
a concittadini a lui cari e devoti. Di tale aspetto ha trattato con sobrietà il prof. Leo Vitale comunicando che per una maggiore conoscenza dei Fortunato, si è recato con Traficante a Sieti di Giffoni Sei Casali (SA) luogo di origine del capostipite Carmelio Fortunato.
 La seconda parte, di Michele Traficante, insegnate di scuola elementare in pensione ma appassionato cultore di storia lucana, giornalista pubblicista, autore di inchieste sull’emigrazione e di interessanti pubblicazioni, si tratta della storia della famiglia Fortunato. Nel suo intervento Michele Traficante, attraverso le lettere private fortuitamente salvate fra i rifiuti e pubblicate dal prof. Vito Claps di Muro Lucano con la CalicEditore di Rionero, ha fatto conoscere, con non poca partecipazione emotiva, l’ultimo Giustino Fortunato, soprattutto negli ultimi tormentatissimi anni della sua vita in cui, ormai stanco e sofferente, era assistito amorevolmente dalla sorella Anna. Testimonianze di un tempo, di una vita, di luoghi e di persone forse poche conosciute. Testimonianze di convivenza umana e sociale. E’ seguito un dibattito con l’intervento di Maria Carmela Consiglio Calice, della CalicEditore e del preside in pensione prof. Donato Martiello.
Attraverso questa due giorni dedicata alla figura di Giustino Fortunato, si è cercato, in modo semplice ma sentito, di rendere omaggio a questa personalità poliedrica, al fine di non lasciarla nel dimenticatoio, specie per le nuove generazioni.
Un plauso doveroso va, dunque, a chi, come Leo Vitale e Michele Traficante, provvede a divulgare ciò che, quotidianamente, svolgono: studiare personaggi e luoghi della nostra storia che non meritano di essere ignorati!

Commenti