CONFCOMMERCIO: CAMPAGNA “COMPRI A POTENZA” PROSEGUE NOSTRA INIZIATIVA PER RAFFORZARE RUOLO SERVIZI CAPOLUOGO

“La campagna promossa dalla Camera di Commercio di Potenza per gli acquisti a Potenza con il co-finanziamento dell’allestimento degli addobbi natalizi in città raccoglie l'iniziativa già promossa da Confcommercio per rilanciare nelle festività natalizie il commercio e, attraverso il comparto vitale all'economia locale, il ruolo di servizi del capoluogo”.
Lo evidenzia Fausto De Mare, presidente Confcommercio Imprese Italia Potenza facendo riferimento alle iniziative che vedono Confcommercio particolarmente attiva in particolare a Potenza, ad Avigliano, in Val d'Agri, nel Lagonegrese, nel Vulture-Alto Bradano, in tanti centri piccoli e medi, a partire dalla presenza istituzionale alla Fiera del regalo all'Efab di Tito scalo, primo appuntamento per gli acquisti di Natale. I commercianti si sono sostituiti alle azioni che pure le Amministrazioni Comunali avrebbero dovuto mettere in campo nelle festività natalizie e se non fosse stato per loro in tanti comuni non ci sarebbero state nemmeno le luminarie. Inoltre l'iniziativa della Cciaa è una prosecuzione di quella dell'estate scorsa fortemente voluta da Confcommercio sempre a Potenza con “Moda e sapori sotto le stelle”. Per De Mare “la collocazione di Potenza a metà della classifica de Il Sole 24 Ore, delle 110 città capoluogo, per “spirito di iniziativa” con poco più di 10 imprese registrate ogni 100 abitanti , in una posizione migliore persino a città come Torino, Livorno, Bologna e al Sud Napoli, Taranto, Palermo è un ulteriore segnale che nonostante le difficoltà, è soprattutto la piccola impresa da noi a reggere meglio alla crisi”. “Il dato è da leggere ancora più positivamente rispetto alla collocazione di Potenza nella classifica della spesa delle famiglie per beni durevoli che vede scivolare il capoluogo lucano verso il fondo classifica (87esimo posto, 1.463 euro di spesa/famiglia/anno). Ma – aggiunge – il capoluogo ha bisogno di una più ampia progettualità riprendendo l'impegno del “Patto di piazza Prefettura” raggiunto tra Amministrazione Comunale-Confcommercio-Cciaa-commercianti-ristoratori l'estate scorsa in occasione di “Moda e Sapori sotto le stelle” nel senso che ognuno deve fare, rafforzado la responsabilità, la sua parte come noi stiamo facendo. Intanto – continua il presidente Confcommercio – nell'imminente stagione dei saldi 2016 intendiamo continuare la campagna perchè proprio con i saldi accade che i potentini (e non solo) vanno a Salerno, Napoli, Bari e ai grandi centri commerciali e outlet per gli acquisti importanti. Noi insistiamo: i titolari delle pmi lucane – afferma De Mare - devono rafforzare ogni sforzo per valorizzare al massimo e subito le opportunità che si stanno presentando per indirizzare la regione e il Paese lungo un sentiero di crescita robusta, in primo luogo il dopo Expo e turismo. Dunque puntiamo su un rinnovato protagonismo dei capitani coraggiosi delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi che, vivendo prevalentemente di domanda interna, hanno particolarmente sofferto in questa lunga crisi ma non si sono arresi mantenendo fortissima la voglia di fare impresa e ora reclamano il pieno riconoscimento del loro ruolo per una crescita che non sia episodica bensì strutturale. Siamo inoltre convinti - continua De Mare - che senza il sostegno attivo dell'imprenditoria locale la difesa dell’autonomia regionale e della nostra identità, che è basata sulla specifica ed originale cultura di impresa, solo a livello istituzionale e politico avrà meno possibilità di riuscita. Nello specifico, la regionalizzazione delle Camere di Commercio nel nuovo anno potrà rispondere più efficacemente all’esigenza di rafforzare la rete delle imprese lucane per reggere al meglio le sfide della competizione dei mercati e per raccogliere al meglio le opportunità del dopo Expo 2015. In linea con i 70 anni compiuti quest’anno da Confcommercio – conclude - guardiamo indietro alla nostra storia e immaginiamo il futuro, per riflettere sulla storia della piccola e media impresa dei nostri territori e per ripensare alla “mission” che attende i gruppi dirigenti locali Confcommercio, “gelosi” dell’autonomia da istituzioni e politica ed “orgogliosi” dell’appartenenza alla storica confederazione dei titolari di attività di commercio, servizi, turismo”.

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