Sel su manifestazione su 25 aprile a Potenza

Apprendiamo dalla stampa che, in occasione della ricorrenza della Liberazione, il 25 aprile scorso siano stati denunciati gli organizzatori di un presidio volto a ricordare quella che possiamo orgogliosamente definire la data di nascita della nostra democrazia.
Il motivo della denuncia risiederebbe in una 'mancata comunicazione' alla Questura, lì dove ricordare il 25 aprile dovrebbe essere un dovere morale ed etico di ogni democratico e che, pertanto, non dovrebbero esserci autorizzazioni di sorta a ricordare una delle pagine più ricche ed entusiasmanti di storia patria. Che poi l'intimidazione della Questura avvenga nella Città capoluogo in assenza di manifestazioni ufficiali, che avrebbero dovuto organizzare le istituzioni cittadine, la dice lunga sul carattere sempre più autoritario che sta assumendo la vicenda politica nazionale, viste anche le ondate repressive consumatesi nelle ultime settimane ai danni di libere e pacifiche manifestazioni volte a manifestare dissenso (vedi il caso Napoli). Non vorremmo che questo nuovo attivismo questurino sia una diretta conseguenza della volontà del Governo Renzi a chiudere i conti – attraverso una delle peggiori manomissioni fin qui operate – con la Costituzione Repubblicana che proprio nel 25 aprile trova il suo humus. 

Mario BASILIO Coordinatore provinciale di Potenza SeL-Si

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