Procedimento sanzionatorio n. UVMAC/S/1398/2016 nei confronti del Comune di Rionero in Vulture (PZ) per l’omessa adozione degli aggiornamenti relativi al PTPC ed al PTTI relativamente ai trienni 2015-2017 e 2016-2018

Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
nell’adunanza del 18 maggio 2016;

Visto l’articolo 19, comma 5, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, secondo cui, salvo che il fatto costituisca reato, l’Autorità Nazionale Anticorruzione applica una sanzione amministrativa non inferiore nel minimo a euro 1.000 e non superiore nel massimo a euro 10.000,
nel caso in cui il soggetto ometta l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità o dei Codici di comportamento;
 Visto l’articolo 1, comma 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190, secondo il quale ciascuna amministrazione entro il 31 gennaio di ogni anno adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione;
Visto il paragrafo 3.1.1. del Piano nazionale anticorruzione, con il quale sono specificati i contenuti minimi dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e sono fornite indicazioni in ordine all’integrazione tra i predetti Piani e i modelli di organizzazione e gestione previsti dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
Visto l’articolo 10, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, secondo il quale ogni amministrazione adotta il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, da aggiornare annualmente; 
Vista la delibera del 4 luglio 2013, n. 50, con la quale sono specificati i contenuti del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e sono fornite indicazioni per l’aggiornamento del Programma 2014-2016; 
Visto l’articolo 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’articolo 1, comma 44, della legge 6 novembre 2012, n. 190, secondo il quale ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio Codice di comportamento che integra e specifica il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni definito dal Governo ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica;
Visto il Comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 13 luglio 2015;
Vista la determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015 con la quale è stato approvato l’Aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione 2015 
Visti i principi e le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689;
Visto il Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per l’omessa adozione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione, dei Programmi triennali di trasparenza, dei Codici di comportamento di cui alla delibera del 9 settembre 2014, pubblicato in G.U. n. 233/2014 (di seguito Regolamento sanzionatorio);
Visto l’accertamento eseguito dall’ufficio UVMAC dell’Autorità sul sito istituzionale del comune di Rionero in Vulture (PZ) con il quale è stata riscontrata la mancata pubblicazione, nella apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente”, dell’aggiornamento del PTPC e del PTTI relativo ai trienni 2015-2017 e 2016-2018;  
Vista la comunicazione prot. n. 43300 del 15.3.2016 di avvio del procedimento sanzionatorio, da parte del Responsabile del procedimento dell’Autorità, nei confronti dei componenti la Giunta Comunale di Rionero in Vulture (PZ) e del S.G/RPC dello stesso Ente per la mancata adozione dei provvedimenti sopra menzionati;
Visti gli atti del procedimento e la documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria;
Rilevato che dalla documentazione acquisita è emerso che:

I – Risultanze dell’attività istruttoria e valutazioni
  • Il comune di Rionero in Vulture (PZ) ha violato l’obbligo di adozione degli aggiornamenti del P.T.P.C. e del P.T.T.I. per i trienni 2015-2017 e 2016-2018 (art. 1, comma 8 della legge 6 novembre 2012 n.190, Comunicato del Presidente del 13.7.2015, delibera n. 50 del 2013, determinazione n. 12 del 2015);
  • a seguito dell’avvio del procedimento sanzionatorio disposto da questa Autorità in data 15.3.2016 l’Amministrazione comunale non ha fornito giustificazioni rispetto alla mancata adozione dei documenti indicati mantenendo un comportamento inadempiente nei riguardi di un preciso obbligo di legge; ritenendo che tale mancata adozione dell’aggiornamento del P.T.P.C. e del P.T.T.I. per i trienni 2015-2017 e 2016 – 2018 sia connotata da caratteri di gravità e rilevanza, trattandosi di omissione di una misura obbligatoria di prevenzione della corruzione. Infine, occorre rilevare il grave comportamento del S.G/RPC il quale, pur consapevole delle proprie inadempienze, ha ritenuto di non dover addurre alcuna motivazione sul proprio agire.
  • l’elemento psicologico che caratterizza la censurata condotta è da rinvenirsi nella colpa, potendosi escludere che il comportamento omissivo del comune di Rionero in Vulture (PZ), seppur caratterizzato da inosservanza degli ordinari doveri di diligenza, fosse il fine ultimo della sua azione.
II – Determinazione della sanzione

Considerato che:
  • la sanzione pecuniaria è determinata ai sensi dell’art. 19, comma 5, lett. b) del decreto legge n. 90/2014, secondo i parametri contenuti nell’art. 8 del Regolamento, con l’applicazione dei criteri generali contenuti nella legge n. 689/1981;
  • l’importo è definito in rapporto a:  la gravità dell’infrazione, anche tenuto conto del grado di partecipazione dell’interessato al comportamento omissivo; la rilevanza degli adempimenti omessi, anche in relazione alla dimensione organizzativa dell’amministrazione e al grado di esposizione dell’amministrazione, o di sue attività, al rischio di corruzione; la contestuale omissione di più di uno dei provvedimenti obbligatori; l’eventuale reiterazione di comportamenti analoghi a quelli contestati; l’opera svolta dall’agente per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze dell’infrazione contestata;
  • le risultanze istruttorie sono state valutate secondo gli anzidetti parametri;
  • nel caso di specie, l’omessa adozione degli aggiornamenti del P.T.P.C. e del P.T.T.I. 2015-2017 2016-2018 è da considerarsi rilevante in quanto da imputarsi ad un comportamento caratterizzato da inosservanza dei doveri di diligenza.
Sulla base delle argomentazioni che precedono, tenuto conto che si deve ravvisare un comportamento colposo in capo ai soggetti obbligati, si ritiene che l’entità della sanzione possa essere commisurata nella misura di:
  • quanto ad € 2.000 (duemila) per ciascuno dei seguenti soggetti: Sindaco, [omissis] e assessori [omissis], [omissis], [omissis], [omissis], [omissis];
  • quanto ad € 2.000 (duemila) al  S.G./RPC/RT, [omissis].
Ritenuto che la sanzione resta a carico dei soggetti tenuti al dovere d’azione violato (sindaco e assessori e RPC), con il vincolo della solidarietà, in ragione della loro pari responsabilità – materiale e psicologica – nella causazione dell’illecito;

Tutto ciò premesso e considerato
DELIBERA
di irrogare le sanzioni pecuniarie di seguito indicate con il vincolo della solidarietà, trattandosi di concorso nell’illecito amministrativo:
  • -  quanto ad € 2.000 (duemila) per ciascuno dei seguenti soggetti: Sindaco, [omissis] e assessori [omissis], [omissis], [omissis], [omissis], [omissis] ;
-           quanto ad € 2.000 (duemila) al  S.G./RPC/RT, [omissis].
Il pagamento della sanzione pecuniaria dovrà essere effettuato entro 30 giorni dalla data della comunicazione del presente provvedimento mediante versamento in favore dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, da eseguire sul conto corrente di tesoreria acceso presso il Monte Paschi di Siena (agenzia di via del Corso 232, 00186 ROMA), codice IBAN: IT77O0103003200000004806788
Una copia del bonifico effettuato, provvista dell’indicazione del numero della delibera e della dicitura “Autorità Nazionale Anticorruzione – Ufficio Risorse Umane e Finanziarie” dovrà essere anticipata via fax al n. 06.36723289 e inoltrata, a mezzo posta, alla sede dell’Autorità – URUF – Via Marco Minghetti n. 10 – 00187 Roma ovvero, a mezzo posta elettronica, all’indirizzo protocollo@pec.anticorruzione.it. In caso di omesso versamento la riscossione avverrà mediante ruolo ai sensi dell’art. 27 della legge 24 novembre 1981, n. 689.
Il pagamento della sanzione pecuniaria potrà essere oggetto di rateizzazione.
Ai sensi dell’articolo 19, comma 5-bis, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, il presente provvedimento può essere impugnato innanzi al Tribunale  in composizione monocratica.

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul sito istituzionale dell’Autorità.
Il Presidente f.f.

Francesco Merloni
Depositato presso la Segreteria del Consiglio il 25 maggio 2016    

Il Segretario, Maria Esposito

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