ANPI su Referendum in Basilicata

Anche in Basilicata, come nel resto d’Italia, i cittadini-elettori, con un’alta affluenza alle urne hanno votato NO, bocciando sonoramente la legge di riforma della Costituzione (per il metodo e i contenuti) che, una scelta politica scellerata del governo Renzi, aveva approvato, anche in relazione anche alla nuova legge elettorale, l’Italicum.
Tutti devono riflettere e prenderne atto, anche quanti si accingeranno le prossime volte a proporre nuove modifiche alla Costituzione, lontane dalle necessità e dai bisogni veri e reali degli italiani. A distanza di dieci anni, quando è stata bocciata l’altra riforma voluta dal governo Berlusconi, i cittadini hanno di nuovo respinto una riforma che intendeva stravolgerla. Tutte e due le volte, con alcune differenze, non si sono proposte misure e modifiche per applicarla, ma per depotenziarla e “privatizzarla” concentrando il potere nel governo nazionale. I Comitati per il NO, espressione del Coordinamento Democrazia Costituzionale, che hanno operato in Basilicata, con mezzi pressoché inesistenti, basandosi sul lavoro volontario e disinteressato di non molti cittadini, ringraziano gli elettori che hanno inteso seguire anche la loro indicazione, unitamente a quelle di associazioni e di forze politiche diversissime tra loro, ma convergenti sul giudizio negativo della riforma. Adesso, sgomberato il campo dalla pseudo riforma, si è già aperto un nuovo scenario in cui le forze politiche, a partire da quelle maggiori, con estrema responsabilità devono gestire il dopo referendum, provvedendo a governare il Paese e a dotarlo di leggi elettorali che tengano conto delle indicazioni della Corte Costituzionale, affrontando i gravi problemi esistenti, senza ricatti di nessun genere da parte di nessuno verso altri.

Alessandro Fundone Saverio Paolicelli

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