Calcio. Promozione Lucana. Il CandidaMelfi protesta per le tante ingiustizie arbitrali. Parla il presidente Donato Potenza

La società sportiva ha deciso di scrivere una lettera-denuncia contro i designatori degli arbitri e gran parte della classe arbitrale. A farlo è il presidente Donato Potenza: “ stanno danneggiando ormai irrimediabilmente la nostra società e non solo attraverso designazioni inadeguate di terne arbitrali con il serio pericolo di falsare e compromettere il campionato di Promozione.
Da premettere che la stessa non è mai scesa in campo con tali iniziative e mai si è lamentata con comunicati o lettere ufficiali della classe arbitrale, dei designatori e dei loro Responsabili apicali. Purtroppo nell’anno in corso gli errori, i comportamenti sono tanti e talmente gravi da obbligarci a denunciare, onde tutelare la nostra immagine e gli enormi sacrifici sia in termini economici che sociali ed umani. Noi come A.S.D. CandidaMelfi diciamo basta! 


E’ ora di smetterla con questo atteggiamento incomprensibile!..Basta con l’incompetenza di una classe arbitrale inadeguata. Rispettiamo questi ragazzi che si offrono e si sacrificano sui nostri campi di calcio ma è ora di smetterla! Esigiamo rispetto da parte loro verso chi come noi affronta sacrifici enormi! Incompetenza o altro? Poco cambia ormai. Il danno è fatto, ma il peggio sembra però ancora non finire. Dove si vuole arrivare? Erano già diverse le partite alle quali abbiamo assistito ad atteggiamenti assurdi e decisioni contrarie, insensate e immotivate a nostro danno. Atteggiamenti, quali una moltitudine di falli contrari, distribuzione di cartellini, oltre rigori netti negati, goal-fantasma e via dicendo totalmente iniqua e a nostro svantaggio in quasi tutte le partite fin qui disputate. Oggi domenica 18 dicembre 2016, ultima giornata del girone di andata di Promozione, il peggio del peggio verificatosi durante la sfida tra Sporting Pignola e CandidaMelfi dove l’arbitro Mariangela Di Novi, inadeguatamente assistita dagli assistenti - ha danneggiato la nostra squadra con decisioni assurde, che non stiamo neanche qui ad elencare, falsando la gara sin dai primi minuti di gioco. Quello che però più ci colpisce e ferisce è l'atteggiamento arrogante e talvolta maleducato della maggior parte degli arbitri e dei loro assistenti che tutte le domeniche incontriamo sui nostri campi di calcio. L’apice è stato raggiunto durante la gara sopra citata. La signora, soffrendo di eccessivo protagonismo assumeva un atteggiamento totalmente negativo nei nostri confronti durante l’arco dei 90 minuti, di espellere un nostro giocatore (UNA sola espulsione nella sua lunga carriera!) nell’intervallo tra il primo e secondo tempo su una semplice ed educata richiesta di chiarimento mentre si rientrava negli spogliatoi, una persona che con atteggiamento arrogante non cercava mai il dialogo con i ragazzi in campo. Senza stare qui a discutere sul resto dell’operato della terna durante la gara (rigore negato, goal di mano degli avversari, mancata espulsione di un difensore avversario, etc…), gli stessi completavano l’opera nel fine partita all’interno del proprio spogliatoio. La Di Novi con gli assistenti Antonio Rubino e Roberto De Carlo, aggredisce verbalmente nostri dirigenti ed il capitano (quest’ultimo da loro stessi chiamato nel loro spogliatoio!), i quali chiedevano con rispetto ed educazione chiarimenti in merito alle decisioni prese e non prese. La stessa rispondeva in modo velatamente sarcastico e successivamente urlando e andando su tutte le furie, iniziando ad inveire, perdendo completamente le staffe, comportandosi con arroganza, in modo irrispettoso, irriguardoso e maleducato accompagnata come già detto dagli assistenti, gettando tutto all’aria e non consegnando ai nostri dirigenti nemmeno il referto di fine gara, causando ovviamente anche una nostra reazione di incredulità e nel contempo di nervosismo. Non contenta usciva dal proprio spogliatoio rincorrendo qualcuno ma non si sa bene chi!. All’esterno continuava ad inveire in modo rabbioso, contro tutto e tutti lasciando senza parole anche chi stava tranquillamente all’esterno ad attendere il rientro a casa. Guardandoci in faccia sconcertati e sconfortati noi dirigenti ci siamo chiesti se sia ancora il caso di proseguire il campionato oppure sbattere la testa contro questo atteggiamento arrogante e dannoso per tutto il sistema calcistico lucano”.La nostra società si impegna da anni per far sì che la squadra competa con onore e persegua con onestà i propri obiettivi che sono non solo strettamente sportivi ma sociali visto la piccola realtà che rappresentiamo. Per attuare ciò i sacrifici sono enormi, in termini di tempo impiegato e di risorse economiche spese; e non è giusto vedere vanificato tutti i nostri sacrifici per un continuo e costante atteggiamento arrogante di questi arbitri! Infatti la stessa Di Novi è stata più volte nel corso della stagione contestata da altre società per comportamenti inadeguati, incompetenti ed irriguardosi.Pertanto chiediamo con forza un intervento deciso e responsabile delle strutture preposte per cercare di trovare urgentemente una soluzione adeguata al problema ormai serio ed urgente. Nel contempo si richiede innanzitutto che non venga più permesso alla signora Di Novi di proseguire nella sua carriera di arbitro o assistente di calcio. Inoltre si richiedono con forza, alla luce di tutto ciò, le immediate dimissioni ed azzeramento dei vertici arbitrali regionali ed un incontro con tutte le società calcistiche con le dovute garanzie da parte del nostro Presidente Rinaldi e dei suoi Consiglieri”.

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