Il Presepe vivente nello scenario delle grotte di
Tolve, reso unico da effetti scenografici,
e la crescita di qualità nel turismo rurale sono gli ingredienti di
successo e richiamo in queste festività per nuove presenze nel comprensorio
Tolve-San Chirico Nuovo. A sottolinearlo è il Centro Studi Turistici Thalia che
considera la rappresentazione del Presepe
vivente a Tolve, quest’anno intitolato «I valori che da sempre
illuminano la vita»,
una delle più significative e riuscite tra le numerose
che si svolgono nei centri lucani. Il riconoscimento è all’impegno della locale
associazione di arte, cultura e spettacolo Zéfiro Lab, guidata dal presidente Nicola
Stigliani, che si è avvalsa della collaborazione di associazioni di altri
comuni quali
la
Federazione Lucana Carretti, la Pro Loco Acerenza, la Pro Loco Cancellara e
l’associazione culturale Acheruntia, oltre che la cooperativa sociale «Il Giardino di Alice».
Una rappresentazione
ben curata – sotto la regia del professor Rocco Mentissi, direttore artistico, e con la partecipazione di circa ottanta
figuranti in costume d’epoca - che trasmette emozioni, ricostruisce la
vita dell’antico borgo di Betlemme e che conferma l’area delle grotte di Tolve
come attrattore e quindi come location ideale per eventi di qualità. Con Tolve
– sottolinea Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia – è matura la proposta
di un itinerario dei presepi viventi e artistici, e dei luoghi sacri della
natività in Basilicata che si snoda dall’Alto Basento, provincia di Potenza
sino a Matera. E’ l’occasione – aggiunge – per rilanciare il
modello di “vacanza slow (lenta)” .
Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati –
secondo il Centro Thalia - nell’universo virtuale delle
rotte reticolari che annullano distanze e tempi morti, la vita off-line
richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi
biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi
un viaggio – ma anche un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che
impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. Ci sono i
borghi-alberghi e i Parchi sia letterari che naturali che rappresentano
occasioni da non sprecare per attrarre target specifici di turisti, tra l’altro
proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei
consumi. Sostenibilità, qualità, destagionalizzazione e autenticità sono alcuni
dei concetti chiave portati avanti, insieme a formazione e innovazione, con un
duplice obiettivo: consolidare il ‘prodotto’ turistico irrobustendo i filoni
tradizionali e arricchirlo con proposte fortemente innovative, in grado di
rispondere alle nuove esigenze degli ospiti e di cogliere i mutamenti di una
domanda sempre più globale e selettiva. Parte integrante della “vacanza slow” è
l’ospitalità rurale che a San Chirico Nuovo trova un punto di riferimento
originale e di qualità nella Masseria Straziuso “La Vaccariccia” alla quale il
Cs Thalia ha dedicato la prima nomination per il Premio Thalia 2017. Qui il segreto del turismo agreste è nella
perfetta combinazione tra gli elementi che ne caratterizzano l’offerta. Un
agriturismo che riesce a saper coniugare al meglio l’identità di un territorio,
la natura, l’enogastronomia e le attività con le aspettative dell’agriturista
moderno che chiede al contempo comfort e qualità durante tutto il suo
soggiorno. Un casale bianco immerso nel verde delle colline della Basilicata
sembra essere il luogo perfetto per trascorrere in pace una vacanza in relax.
Ma qui c’è qualcosa in più che lo rende il “posto ideale”: è l’attenzione di
Barbara che insieme a Beniamino e alla squadra dell’agriturismo curano anche i
più piccoli particolari dell’ospitalità, coccolano gli ospiti perché – è la
“filosofia” della giovane imprenditrice che incarna i valori decisamente
innovativi, saldamente ancorati alla migliore tradizione di famiglia,
innanzitutto sulla “sacra ospitalità” – sottolinea Giglio – della nuova classe
di imprenditrici del turismo rurale è il tempo che ti accoglie, è il tempo che
diventa il luogo. E non solo il tempo lento della tranquillità: qui c’è il
tempo giusto della natura che sembra conoscerti già e ti dedica il suono dei
colori, degli odori e dei sapori. Quei sapori che la cucina porta in tavola con
solo con la qualità dei prodotti provenienti direttamente dalla masseria,
ma con una capacità di reinterpretarli con creatività senza rinunciare alla
tradizione di un comprensorio come questo, particolarmente ricco di ricette
e piatti, come ad esempio il goloso e vario cestino di pani fatti in casa o il
ricco antipasto che propone il meglio delle produzioni alimentari locali, i
primi non scontati e la carne degli allevamenti del posto. L’impegno qui è
offrire una vacanza in cui il benessere non sia solo del corpo ma sia un reale
bene-essere, in perfetto stile “slow”. In aggiunta c’è un
cuore country che batte
forte a Masseria Straziuso e rende ancor più autentica la permanenza in
un agriturismo vero: il mondo che
circonda i cavalli è costruito con la sobrietà che contraddistingue il popolo
lucano, così come la presenza dei cavalli nella nostra storia racconta
la storia proprio delle nostre colline e dei nostri boschi, all’insegna di una
contaminazione che gli appassionati del country, e non solo loro, sapranno
apprezzare.
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