Basilicata da “primato” per export ma anche da “primato” per import di esperti : il “caso dell’Osservatorio Regionale sui Servizi alla Persona”

La nostra regione è da tempo all’attenzione di economisti e politici per il primato dell’export basato principalmente su auto ed alimentare, ma, allo stesso tempo, si segnala per l’import di “cervelli” a cui affidare, a vario titolo, incarichi di responsabilità. Come se non bastassero assessori  regionali, amministratori di enti e società partecipate, fondazioni, esperti di ogni genere, l’ultimo caso
riguarda la costituzione dell’Osservatorio Regionale sui Servizi alla Persona.  Sono quattro su quattro i componenti “importati” da fuori  che avranno il compito di esprimere parere sul Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità e il compito, sempre delicato e rilevante, di riferire alla Giunta Regionale e alla competente Commissione Consiliare, con cadenza almeno trimestrale, sull’andamento del riordino del SSR definito dalla legge regionale approvata lo scorso anno nonché sui risultati effettivamente conseguiti proponendo alla Giunta, sempre secondo quanto prevede la norma di regolamentazione dell’attività dell’Osservatorio, interventi, misure gestionali ed azioni organizzative. Naturalmente con una spesa a carico della Regione prevista (per ora) in 40mila euro.
Nessuno disconosce le alte professionalità prescelte – prof. Federico Spandonaro, Università Tor Vergara di Roma; dott.ssa Donata Bellentani del Ministero della Salute; dott. Tiziano Carradori, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera ed Universitaria di Ferrara; dott. Gino Gumirato, direttore sociale e della Funzione Territoriale della ULSS n. 16 di Padova -  solo che evidentemente sfugge o si sottovaluta che gli illustri “immigrati” prima di esprimere pareri, valutazioni, proposte, ecc. dovranno ripiegarsi a studiare il nostro Servizio Sanitario Regionale che non conoscono. Si pensi che sempre all’Osservatorio sono affidate altre incombenze tra le quali il monitoraggio sull’attuazione da parte delle Aziende e degli Enti del SSR degli standard di cui al D.M. n.70/2015, sull’istituzione e sulle attività delle strutture complesse interaziendali (SIC), dei Dipartimenti Interaziendali e dei Distretti, nonché sulla omogeneizzazione dei percorsi clinico-assistenziali e su ogni altra tematica o verifica ad esso demandata dalla Giunta.
Domanda: c’era proprio bisogno di illustri esperti completamente estranei alla sanità lucana per monitorare il nostro SSR ? E ancora: cosa significa questa nuova tornata di nomine, magari che non abbiamo professionalità endogene perché i migliori sono andati via ?

Ancora una volta la Giunta perde l’occasione per valorizzare chi con testardaggine continua a restare in Basilicata e a mettere a servizio della regione la propria professionalità. E ancora una volta con l’Osservatorio sui Servizi alla Persona si disconosce l’apporto della società civile, di organizzazioni di volontariato e del Terzo Settore che rappresentano l’utenza e che hanno diritto a far parte dell’Osservatorio per le valutazioni che spettano innanzitutto all’utenza.


Antonio Flovilla
Presidente di Basilicata Popolare

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