Montemilone 26 maggio 2017.Sala consliare G.Labriola. Incontro col prof.Marcello D'Amelio sulle ultime scoperte delle cause che provocano l'Alzheimer

Un 26 maggio 2017 da ricordare nel piccolo centro lucano. Nella sala consiliare Gerardo Labriola" (insufficiente a contenere le tante persone presenti!), l'amministrazione comunale ha organizzato un incontro con il prof.Marcello D'Amelio, originario del piccolo centro lucano, professore associato di Fisiologia Umana e Neurofisiologia all'università Campus Bio-Medico di Roma,
coordinatore di un gruppo italiano della fondazione IRCCS Santa Lucia, del Cnr di Roma e dell'università Campus Bio-Medico, che ha scoperto le cause della malattia che provoca l'Alzheimer. A presentare l'evento, Loredana Mastronardi, curatrice della biblioteca comunale. L'intervento del prof. D'Amelio, chiaro ed esaustivo, attraverso immagini e video,ha fatto rilevare che: "l'Alzheimer non è una forma genetica, solo nel 5% dei casi si trasmette come malattia eredo-familiare.L'incidenza della malattia è in preoccupante aumento.Oggigiorno si spende molto per questa malattia, investire in ricerca è un toccasana.


La malattia è curabile, fino ad oggi non ci sono farmaci che rallentano o bloccano la malattia.Le soluzioni? Fare attenzione ai fattori di rischio e pregare perchè ciò non avvenga.

Uno studio, durato sette anni, ha rilevato che la perdita di memoria e la riduzione di appetito, viaggiano insieme nel propagarsi di questa malattia.


L'aver individuato l'area del cervello che muore precocemente, ci permetterà di fare diagnosi precoci sull'Alzheimer. E' come proteggere i neuroni dalla loro morte.L'Alzheimer sta aumentando di numero perchè alcuni fattori di rischio compromettono il cervello, come i traumi cranici,il colesterolo,il diabete mellito,la pressione arteriosa,i livelli di omocisteina nel siero. 


Altri fattori di rischio di sviluppo delle demenze sono dovuti all'uso eccessivo di fitofarmaci e contaminanti ambientali, abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. Dobbiamo vivere la quotidianità e capire le insidie che minano il nostro cervello. L'esercizio mentale fa ritardare l'insorgenza della malattia. Devo ringraziare il ministero della salute, il campus bio-medico e la fondazione Santa Lucia per la ricerca avanzata sull'Alzheimer". 


Ad esaltare questa conquista della ricerca italiana, il Sindaco Gennaro Mennuti 8 presenti anche il vice-Sindaco e l'assessore lezza): "oggi Montemilone è orgogliosa di avere un proprio concittadino che alla guida di un'equipw medica ha scoperto le cause dell'insorgenza dell'Alzheimer. Siamo orgogliosi di questa scoperta e nello stesso tempo condividiamo questo importante traguardo scientifico". 


Il consigliere regionale Carmine Miranda Castelgrande, il Sottosegretario di Stato alla P.I. e Ricerca Scientifica, Vito De Filippo hanno avuto parole di elogio per questo figlio lucano, anche se alcuni operatori sanitari e cittadini presenti, non hanno gradito il loro allontanamento dalla salla consliare dopo il loro intervento.


La dott.ssa Valeria Panetta, del nucleo ospedaliero "Alzheimer" di Venosa, da poco più di un anno in attività, ha riferito: " siamo l'unica struttura pubblica del Sud Italia che fornisce assistenza ad alcune demenze, come l'Alzheimer con operatori sanitari all'altezza". 


L'avv. Cristiana Coviello dell'associazione "Alzheimer" di Potenza ha denunciato la mancanza di dati su questa malattia da parte dei governanti regionali, da tutti i presenti sottolineato con un fragoroso applauso.


Dal pubblico ci sono stati numerosi interventi di medici, cittadini tra cui Monica Carlone e Lucia Malva, che hanno portato la propria esperienza di chi vive in famiglia il problema dell'Alzheimer. Premiato dall'amministrazione comunale, da parte del Sindaco Mennuti, con una targa-ricordo il prof. D'Amelio con una dedica siginficativa: .. per il suo prezioso e proficuo impegno profuso a favore della ricerca scientifica in campo medico e per aver dato lustro a Montemilone, un premio di alta riconoscenza morale". 


La famiglia del prof. D'Amelio, presente con i genitori, ha fatto dono all'amministrazione comunale di un quadro che riprende tutta l'equipe medica, coordinata dal prof. D'Amelio, che ha fatto questa importante scoperta. 

Lorenzo Zolfo

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