DI GIACOMO (SPP): AUMENTO DELL’83% PER SALARI DETENUTI MENTRE DA 8 ANNI E’ FERMO IL RINNOVO DEL CONTRATTO DEL PERSONALE PENITENZIARIO
Abbiamo capito da che parte sta il Ministro alla Giustizia Orlando: dalla parte dei
detenuti ai quali dal primo ottobre è concesso un aumento di salario di ben l'83%, per
un’indennità oraria di 7-8 euro che è superiore a quella di tante categorie di lavoratori,
mentre da otto anni è fermo il rinnovo del contratto di lavoro del personale di Polizia
Penitenziaria. A denunciarlo è Aldo Di Giacomo, segretario generale del SPP (Sindacato
Polizia Penitenziaria).
Alla fine – aggiunge – è meglio fare il carcerato che dal prossimo mese prenderà anche
più di mille euro al mese (oltre ad eventuali tredicesime e quattordicesime) che
l’agente. E il Ministro Orlando nella Relazione sullo svolgimento da parte dei detenuti di
attività lavorative relativa al 2015, inviata poco tempo fa al Parlamento, ha parlato di
budget per la remunerazione dei detenuti nelle attività quotidiane “sebbene
incrementato, ancora insufficiente al punto che incide negativamente sulla qualità
della vita ”. E la qualità della vita del personale penitenziario e delle rispettive
famiglie?
Sempre secondo il documento, predisposto dal Dipartimento dell’amministrazione
penitenziaria, i detenuti lavoranti sono 14.570, rispetto ai 14.099 del 2014 e i 13.727
del 2013. Crescono anche gli stanziamenti: i fondi assegnati erano stati 71,4 milioni nel
2006 (con quasi 60mila detenuti) per scendere via via fino ai 49,6 milioni del 2013
mentre la popolazione carceraria esplodeva. Lo stanziamento è tornato a crescere nel
2014 arrivando a quasi 55,4 milioni per arrivare ai 60,4 del 2015. Particolarmente
importante e corposo l’aumento dei fondi per i detenuti che lavorano nelle officine
gestite direttamente dall’amministrazione. Una vera controtendenza. Il budget, infatti,
era passato dagli 11 milioni di euro del 2010 ai 9,3 del 2011 per precipitare ad appena
3,16 del 2012 con un taglio di più del 71% in due anni. Invece per l’esercizio finanziario
2015 la somma è arrivata a ben 13,5 milioni. Così anche i detenuti impiegati in queste
attività sono aumentati passando dai 436 del 2013 ai 578 dell’anno scorso in 18 istituti
penitenziari. Mentre i detenuti impiegati nella gestione quotidiana dei penitenziari (il
lavoro meno qualificato) sono passati, grazie all’aumento dei fondi, da 9.645 del 2013
ai 9.698 del 2014 e ai 10.175 del 2015. Ancora più importante è il continuo incremento
dei detenuti che lavorano per cooperative sociali e imprese (la cosiddetta 'legge
Smuraglia' del 2000). Si è infatti passati da 644 detenuti assunti nel 2003 a ben 1.413,
più del doppio.
Per Di Giacomo come è avvenuto per l’aumento del salario dei detenuti bisogna
rapidamente trovare i soldi per il rinnovo del contratto del personale penitenziario. Gli
80 euro di aumento al mese messi sinora dal Governo sul tavolo della contrattazione
sono un’offesa. Di qui l’invito del SPP a tornare al tavolo con una proposta dignitosa che
tenga conto deg li straordinari tagliati e metta fine all'obbligo di pagarsi anche il posto
letto in caserma.
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