Lavello novembre 2017. Teatro San Mauro. Un successo lo spettacolo di musica-cabaret-teatro con Flavio Insinna e la sua orchestra in "La Macchina della Felicità"


Un successo riscosso lo 18 novembre al Teatro San Mauro lo spettacolo:“La macchina della Felicità con”Flavio Insinna e la sua piccola orchestra musicale composta da:Angelo Nigro: Direzione Musicale e Pianoforte- M Cori: Voce-Vincenzo Presta: Sax-Filippo D’Allio: Chitarra- Giuseppe Venezia: Contrabbasso-Saverio Petruzzellis:Batteria. Due ore e mezza di spettacolo alla presenza di tanta gente. Ancora una volta la direzione tecnica ed artistica Officina Spettacolo s.r.l. in collaborazione con Tequila Service di Vidio Carbone ha fatto centro. Significativo l’apertura con la scritta: “Abbiate il coraggio di essere felici” di Papa Francesco. Inizio col brano musicale: "La vita è Bella". 


Flavio ha esordito dicendo: "La macchina della felicità è una ribellione alla vita. Non è uno spettacolo. Non è una presentazione, una lettura, un incontro, un reading...E’ la ricreazione. Come a scuola. Suona la campanella e si comincia. Salperete con il sottoscritto e la sua piccola orchestra verso “L’isola che c’è”, perché la felicità, nonostante tutto, può esistere, esiste, e la si può raggiungere. Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi, come da bambini durante la nostra ricreazione. E ora che ci penso, il suono della campanella che interrompeva lo scorrere delle lezioni, è stata una delle prime dimostrazioni concrete che la felicità può esistere”. Flavio ha letto alcune pagine del suo secondo romanzo, alternate dalle canzoni della sua piccola orchestra (“La vita è bella”; “Vivere” di V.Rossi), dalle domande del pubblico, dagli improvvisi cambi di rotta dettati dalle suggestioni esterne, dal racconto di una favola (quello del piccolo rospo),dalla lettura dei messaggi sulla felicità del pubblico( “La felicità è come un cerbiatto, se tu lo guardi, se ne scappa,se tu lo cerchi, lo trovi” di Michele, uno spettatore, “La Felicità è averti conosciuto (Katiuscia Di Savino); “la felicità è aiutare qualcuno senza chiedere niente in cambio”; “la felicità è fatta di attimi e di dimenticanze”,) da una poesia inattesa che salta fuori dal suo cilindro, ed ha spiegato le ragioni: “probabilmente tutto questo non ci renderà felici, ma forse, se saremo fortunati, la felicità, scivolando via leggiadra fra il palco e le poltrone, ci farà un sorriso. 


E' difficile raggiungerla, probabilmente non esiste sulla Terra, ma nell'aldilà si,dove non si arrabbia nessuno,dove la dirimpettaia ti sorride sempre, dove non c’è mai traffico ed il parcheggio lo trovi all’ombra. Se abbiamo la voglia e il coraggio di impegnarci, l’impossibile può diventare possibile. E a forza di sognare sai dove si arriva? Alla realtà, dove conviviamo con l’Equitalia, la disoccupazione. Da un sondaggio tra le Nazioni felici, l’Italia si colloca al 48° posto”. Chiusura col brano: "Tu mi porti su" di Jovanotti. Tra i presenti Katiuscia Di Savino di Montemilone, ha avuto parole di elogio per Insinna: “Non si può esprimere la felicità senza musica, essa è lo specchio della nostra anima. 


Ci circonda, ci prende, si impadronisce del nostre corpo e ci rende ciò che siamo. Con Flavio la musica parla di ricreazione. Finalmente un "teatro- non teatro" dove gli spettatori sono chiamati ad essere bambini liberi, primo presupposto della felicità. Allora torniamo tutti più piccoli. Ci avreste mai pensato di fare la fine del curioso caso di Benjamin Button? Con la Macchina della Felicità si può. "Allora" - ci chiede Flavio - "Se davanti a voi si presentasse il vostro piccolo alter ego, vi ricordate cosa volevate fare da grandi? E al vostro partner avete mai fatto questa domanda?" Una richiesta che spiazza tutti. Un interrogativo cosi semplice a cui non sappiamo rispondere. Oggigiorno abbiamo lo stress a cui pensa. Nonostante ciò, Flavio coadiuvato dalla sua Piccola Orchestra che con le loro note scaldano anche gli animi più impietriti, continuano la loro tesi. Ci parlano dei due protagonisti del libro di Insinna, Vittorio e Laura- quasi un richiamo petrarchesco. La Macchina della Felicità comincia cosi a scardinare i cuori impolverati e non più sognanti dei due protagonisti e lo riporta alla vita. " La felicità allora è vita". Vittorio è un uomo solo, che non dorme ormai da un secolo e lavora nel buio più angosciante e subdolo dei casinò. Laura, invece, è dietro alla cassa del cinema. È bella, semplice e, non sa se ​ aprirà il suo sogno. Un chiosco in Polinesia. Tra i due - complice il giorno libero di lui - scocca la scintilla. "La felicità è pensare a qualcosa di felice a cui non avresti mai pensato". Cosi, nasce inaspettatamente l'amore. Affiora un sentimento sincero che si sfiora appena per non sciupare la bellezza, talmente meraviglioso che Vittorio trova il coraggio di autodenunciarsi a lavoro. Dichiara, infatti, di aver manomesso qualche slot per far vincere dei soldi ai suoi clienti. Vittorio va allora felicemente in carcere per ripulire la sua anima. In tutto questo i due protagonisti si scrivono delle lettere per conoscersi ancora. "La felicità è rimanere uniti nonostante tutto" Flavio, cosi, chiude il suo racconto, il suo scritto per aprire i nostri biglietti che avevamo compilato prima dell'entrata in teatro. A tutti ci ha chiesto cos'è la felicità. Ad uno, ad uno ci ha reso protagonisti diretti e, con un bel po' di risate improvvisate, ci ha interrogato su un argomento tanto facile quanto difficile. Quando ormai il tutto si volge al termine, la Macchina della Felicità ci svela un segreto : la felicità non esiste. Secondo alcune statistiche il primo Paese ad essere felice è la Norvegia, noi ci piazziamo ad un misero quarantottesimo posto. "Anzi" - ci dice Flavio - " La felicità non abita nemmeno su questa terra. La possiamo trovare più in là, quando questi cuori batteranno in paradiso. Lì allora dove tutto è bianco, dove le nostre camicie ci calzano a pennello e non si sgualciscono, saremo felici perché non ci sporcheremo mai, nemmeno col sugo all'amatriciana! ". Prossimo appuntamento il 19 dicembre con “Sinceramente Bugiardi” di D.Caprioglio con L.Costa, F.Fiori e F. Ruggero.

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