Con l’Unicef i piccoli della scuola dell’infanzia di Tito insegnano al mondo amicizia, pace e amore



Arrivo puntuale nella sede centrale dell’Istituto Comprensivo di Tito lunedì 19 febbraio alle nove. Fra poco nel salone al secondo piano arriveranno i bambini della scuola dell’infanzia di Tito e Tito scalo. Tre incontri con circa 180 bambini e le loro insegnanti che la dirigente scolastica Marcella Marsico ha fortemente voluto. Salgo le scale e alle pareti mi accolgono tanti disegni con il logo dell’Unicef: una mamma che abbraccia il suo bambino con un mappamondo e alla base due spighe di grano che si intrecciano. Ha preparato tutto a puntino la professoressa Debora Riso, funzione strumentale,e i suoi alunni incorniciano con altri disegni il grande schermo sul quale sto per proiettare i materiali Unicef. Ognuno dei tre gruppi ha per me una sorpresa: palloncini colorati a forma di cuore e le parole : diritto al gioco, alla famiglia, alla protezione, al nome,all’istruzione, alla salute. Disegni del mondo con bambini bianchi, neri, gialli che si tengono per mano. Un grande cuore con mani di diverso colore. Un cartellone sull’amicizia . Ed ancora tre cuori con i colori della, bandiera italiana e la poesia: “Io penso alla pace/da oriente a occidente,/ per tutta la terra/né odio né guerra..”. 


Facciamo le presentazioni, chiedo ai piccoli il nome delle maestre e scopro danno i bacini ai bambini e sono “ belle, brave, buone,amorevoli…”. I bambini lo gridano a gran voce e le maestre sorridono grate. Ci fanno compagnia le avventure della pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef. Quest’anno in Basilicata la pigotta ha salvato oltre trecento bambini con medicine e cibo perché sono state più di trecento le pigotte create e adottate con una offerta di 20 euro. La pigotta porta cibo ad Eric e Nicole, medicine ad Alì e costruisce una scuola per Flor. Gino il pollo con il suo cartone ci ricorda che “ Bianchi, neri, rossi, gialli/Il mondo è una gran mistura/nessuno è spazzatura…” E i piccoli cantano” Voglio una pace di cielo azzurrino/perché sono amico di ogni bambino..” Le maestre Vittoria, Donata e Maddalena diventano le vecchiette che hanno dimenticato di essere state bambine e vogliono far lavorare dei piccoli arrivati sulla loro isola. E io, il mago Lucanor le faccio diventare piccole, piccole e tutti i bambini ridono di gusto. 


E poi tutti insieme cantano “ So di essere fortunato/perché nella mia vita/sono molto amato!..” Alla fine di ciascun incontro i piccoli mi consegnano la somma che hanno raccolto e come presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza insieme a Giuseppe Russo che mi aiuta, consegno a ciascun gruppo una pigotta che ricorderà il nostro incontro. Porto con me il sorriso di tutti i bambini. Il sorriso dei piccoli migranti che con le loro famiglie sono stati accolti a Tito dal Natale scorso e il caldo abbraccio di Vittoria che mi ha raccontato del papà di Tito e della mamma che viene dal Brasile. Tito 19 febbraio 2018. 

 Mario Coviello

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