CULTURA, CIBO E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO. IL 17 AGOSTO TORNA LA 15ESIMA EDIZIONE DI “LU MUZZ’C” A CURA DELLA PRO LOCO FILIANO


La storia di un territo rio non si legge soltanto nei documenti e nei reperti archeologici, ma si rivive anche nelle manifestazioni con le quali le comunità richiamano alla memoria la cultura contadina che i cambiamenti storici e sociali hanno travolto ma non cancellato. Cultura in senso proprio rivive nella quindicesima edizione della “Giornata tipica del mietitore – Lu Muzz’c”: un evento con al centro il tema della valorizzazione del cibo come strumento di promozione locale. 


“Lu Muzz’c” è una manifestazione enogastronomica che s i tiene il 17 agosto di ogni anno a Filiano ed è organizzata dalla Pro Loco di Filiano, con il patrocinio del Comune di Filiano e dell’UNPLI Basilicata, e con il contributo della Regione Basilicata e dell'A.P.T. di Basilicata. “L’evento Lu Muzz’c - dichiara Vito Sabia della Pro Loco Filiano, uno degli organizzatori storici della manifestazione - rappresenta una chiave di accesso alla comprensione e alla promozione della cultura del territorio. L’intento, infatti, non è solo quello di affascinare il turista ma anche e soprattutto di raccontare il nostro territorio attraverso la produzione locale e la tipicità alimentare. 


Il cibo è un fattore di identità per ogni popolo della terra lucana, ognuno ha le sue tradizioni e i suoi alimenti». Lungo il centro storico di Filiano vengono allestiti sette stand gastronomici per simboleggiare le fasi che scandivano l’attività dei mietitori. Vengono preparate tutte le pietanze che componevano la varietà della tradizione agricola perché siano degustate. Tradizionalmente l a faticosa giornata dei mietitori era suddivisa in sette fasi (ciascuna denominata con un preciso termine dialettale) rappresentative di altrettanti pasti con cui solevano ristorarsi: 

• lu cantariedd (pane bagnato con vino e cipolla); 
• la luata ‘r secch, con la ciambotta (patate, zucchine, verdure, e altro ancora); 
• lu prime muzz’c, con un pezzo di pecorino, pane e uovo sodo; 
• lu ‘dinn , con pasta di casa con sugo di salsiccia; 
• la murenn’a (frittata); 
• la calata ‘r lu sole (biscotto e un bicchier e di vino); 
• la cantina ‘r lu pratt’c vevitore. 

 «Il 2018 è l’anno del cibo italiano nel mondo. – dichiara la presidente della Pro Loco Filiano, Maria Santarsiero - In Italia c’è “fame” di turismo enogastronomico. Ridurre il cibo a semplice alimentazio ne sarebbe riduttivo. Mangiare è anche un atto culturale e sociale, il modo più semplice per stare insieme. Ma è anche il modo più diretto, evocativo e sensoriale di conoscere un luogo. Attraverso il connubio cibo - territorio, il percorso enogastronomico “Lu Muzz’c – Giornata tipica del mietitore” racconta la storia del nostro territorio e dell a comunità di persone che la abita senza bisogno di traduzione linguistica». Il programma della manifestazione prevede anche vari momenti culturali e musicali: 

• Alle stimento di una mostra con esposizione di attrezzi e macchinari della civiltà contadina, a cura del si G. Salvatore Mancini. La mostra ci permette di far rivivere una Basilicata che le giovani generazioni conoscono attraverso i libri di storia, ma che fino a pochissimi decenni fa costitutiva lo scenario naturale dei nostri nonni. La mostra ha un intento soprattutto culturale: la figura del mietitore è uno strumento di analisi delle identità collettive e individuali. 
• Intrattenimento musicale con organettisti itineranti lungo le vie del paese. 
• Esibizione del Gruppo di musica popolare “I Lancia Folk” , in piazza Autonomia. 
• Musica folk e liscio con Salvatore Pace - campione mondiale di organetto - , in Piazza SS. Rosario. 

L’appuntamento è per venerdì 17 agosto a Filiano, con inizio alle ore 20:00.

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