Venosa 12 settembre 2018. Un successo di presenze ai provini per un film che sarà girato a Venosa il prossimo 24 settembre


Un successo sono stati i Provini per la realizzazione del film: "Sorelle di Sangue" del regista Andrea Bruschi. Oltre 100 partecipanti. La selezione è stata curata dell'ispettore capo produzione Maurizio Bernocchi alla presenza delle due attrici Teodora Rutigliano e Gerarda Grimaldi. I risultati si sapranno all'inizio della prossima settimana. 


Le riprese del film inizieranno il 24 settembre a Venosa e dureranno fino al 6 ottobre, poi in Toscana. Maurizio, che ha sostenuto la maggior parte dei provini, a fine giornata, soddisfatto delle tante presenze, ha riferito: “È stato un successo impressionante , gente con esperienza. Il regista ha messo in piedi un film di alto livello, come la sua professionalità. Ottima accoglienza ricevuta da tutta la città, in particolar modo dall’ Amministrazione Comunale.” 


Il regista Andrea Bruschi ha aggiunto: ”Questi provini ci sono serviti per riempire piccole scene. Alcuni mi hanno colpito più di altri, abbiamo già pensato a 7,8 persone che interpreteranno piccoli ruoli.”Tra quelli che hanno sostenuto il provino, Antonio Leggieri, che alla domanda dell' ispettore capo produzione:” Ha sostenuto qualche provino fino ad ora?” , ha risposto:” la parte più importante della mia vita l’ ho fatto quando mi sono sposato!”. 


Fabiana Palumbo, un'aspirante, di Venosa ha detto durante il provino: " ama tantissimo la recitazione e fare cinema. Do il meglio di me quando mi propongono di fare delle parti, come alcuni servizi fotografici effettuati".Alcuni provenienti da Rionero in Vulture: Gerardo Cammarelle, Rosa Spera e Donato D'Anella ‘ hanno già partecipato ad altri film sul brigantaggio.Michele Vasca di Melfi si è presentato con un ricco culrriculum: ha già sostenuto parti importanti con Diego Abatantuono, e Salvatores. 


Gli altri che non hanno interpretato ruoli in nessun film, indipendentemente dall' esito , sono rimasti felice del colloquio avuto con il regista. “Sorelle di sangue” l’ultimo capolavoro di Andrea Bruschi, che andrà sui teleschermi nel prossimo inverno, è la storia di un’amicizia che cambia la visione del mondo di due ragazze. 


L'opportunità di vedere le cose l’una con gli occhi dell’altra le fa diventare persone migliori e fa loro capire che nonostante le nostre differenze fisiche e culturali, le strade molto diverse che abbiamo percorso per arrivare allo stesso punto, dentro, nel profondo delle nostre anime, siamo uguali. E' una storia di amicizia fra donne che non conosce pregiudizi razziali e differenze sociali e che illumina i momenti più oscuri delle nostre vite con la luce pura di amore e speranza. Sin City Produzioni Esecutive di Andrea Bruschi. La trama del film di Andrea Bruschi e Anett Kovats: Emma è una ragazza di buona famiglia che ha tutto quello che può desiderare: genitori affettuosi, tanti amici e una vita agiata. 


A causa della morte della madre incomincia ad assumere uno stile di vita dissoluto, fra feste, alcol, droga e antidepressivi. Emma h a un carattere forte e deciso, ma a volte troppo impulsivo che è spesso causa di conflitti con amici e familiari. Una ser a, tornando a casa , viene aggredita da un uomo di origini africane che la afferra trascinandola in un vicolo buio nel tentativo di violentarla. Nella colluttazione la ragazza si ricorda di avere con se il coltello da caccia di suo padre, quindi lo estrae minacciando il ragazzo. 


Nella colluttazione i due cadono e lei ​ accidentalmente trafigge il suo aggressore con la lama, uccidendolo. Da un giorno all'altro la vita tranquilla di Emma viene sconvolta: si trova in un centro di recupero per tossicodipendenti con una pesante accusa di omicidio. E' traumatizzata dallo shock subito e sente i suoi sogni allontanarsi e diventare quasi irraggiungibili. 


Un gruppo di ragazze africane nel centro di recupero, sapendo che la ragazza ha ucciso un loro connazionale, ricevono Emma con grande ostilità. La ragazza passa i suoi giorni nella struttura a subire gli attacchi verbali e a volte fisici delle altre pazienti , finchè una notte non viene aggredita dal gruppo di ragazze africane che cercano di sfigurarla. Inaspettatamente, Emma viene salvata da un'altra ragazza di colore, Malika, che allontana le malintenzionate come una vera combattente a suon di calci e pugni. Fra le due giovani donne nasce una profonda amicizia. 


Malika racconta ad Emma la straziante storia della sua vita: un infanzia di povertà e fame, conflitti armati nel suo paese dove hanno perso la vita i suoi fratelli, violenza sui civili e stupri nel suo villaggio, il lungo viaggio per raggiungere l'Italia, dei malviventi che l'hanno costretto a prostituirsi e a vivere in condizioni squallide e infine, come se non bastasse,il suo protettore la prende a calci rompendole persino due costole, la ragazza afferra una pistola e spara all'uomo, uccidendolo. 


L'amicizia fra le due ragazze rende la difficile vita nel centro di riabilitazione un po' più sopportabile, ma nonostante questo Emma non regge più la pressione e sta pensando seriamente di togliersi la vita. 


Per sua fortuna Malik a la trova in bagno con una bottiglietta di farmaci e in piena overdose, giusto in tempo per salvarle la vita. Nel centro di riabilitazione succedono cose strane e le due amiche giorno dopo giorno si accorgono che all’interno della struttura spariscono delle ragazze. La loro indagine le porta a scoprire la verità, mettendo in serio pericolo le loro vite. 

Lorenzo Zolfo

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