Cronaca: fatture false per operazioni inesistenti, 9 persone arrestate dalla Polizia di Stato a Melfi e Rionero in Vulture


A seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza e condotte da personale della Polizia di Stato, è stata data esecuzione, in data odierna, ad un’ordinanza applicativa di 9 misure cautelari personali, disposte dal Gip, nei confronti di S. L. (’87), S. S. (’79), sottoposti alla custodia cautelare in carcere; C. G. C. (’61), V. R. (’82), T. A. (’71), C. M. A (’77), S. L. (’71), sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari; e D. A. (’74) e D. A. (’80) sottoposti alla misura del divieto di dimora a Melfi e Rionero in Vulture nonché all’obbligo di presentazione quotidiano alla PG. In tale contesto è stata data esecuzione al sequestro preventivo delle attività commerciali di rivendita di auto e moto e dell’intero compendio aziendale riferibile a tali società, comprensivo di beni mobili registrati, beni immobili, rapporti finanziari e bancari, nonché al sequestro per equivalente dei beni nella disponibilità di S. L., S. S. e V. R. fino alla concorrenza del valore di 212.287,00 euro. L’ordinanza cautelare rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine che ha consentito di delineare un quadro di indubbia gravità a carico degli indagati, in relazione ai reati di intestazione fittizia di beni e false fatturazioni per operazioni inesistenti. Si evidenzia che i principali indagati sono i fratelli S., L. e S., già arrestati ed imputati per traffico di stupefacenti ed associazione a delinquere nell’ambito del procedimento penale denominato “Oscar” attualmente in fase di dibattimento. Le indagini hanno evidenziato le condotte delittuose degli indagati dirette ad eludere le disposizioni in materia di Misure di Prevenzione che avevano intestato ad una serie di prestanome le loro attività economiche. Ciò all’evidente scopo di sottrarre beni e aziende a sequestri e confische. In particolare C. M. A., dipendente della BCC di Gaudiano e Lavello, eseguiva materialmente e dolosamente bonifici, prelievi, giroconti ed altre operazioni bancarie, tese a conferire gli utili e i ricavi della società NEWS AUTO SRL agli stessi fratelli S., ostacolando la concreta identificazione della loro provenienza delittuosa. Nondimeno V. R. quale mera “testa di legno” formalmente intestatario del capitale della NEWS AUTO SRL al fine di evadere le imposte sul valore aggiunto, per un importo di 212.287,00 euro, falsificava alcune fatture dichiarando falsamente nelle autocertificazioni presentate all’Agenzia delle Entrate di Melfi di aver acquistato autoveicoli usati ed immobiliari da oltre sei mesi, riportando la dicitura “IVA a margine” invece che quella di “cessione intracomunitaria”. In tale contesto, a dimostrazione dell’eccezionale pericolosità degli indagati, emergeva dalle indagini che, nello scorso mese di gennaio, S. L., presentandosi di persona presso l’Agenzia delle Entrate di Melfi, e L. S., nel corso di una conversazione telefonia, minacciavano di morte il Direttore dell’Agenzia al fine di costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri di ufficio, consistente nell’agevolazione delle pratiche di immatricolazione di autoveicoli acquistati all’estero dalla ditta individuale LUXURY SERVICE, pur a fronte di riscontrate irregolarità amministrative relative proprio all’applicazione del regime agevolato della cosiddetta “IVA a margine”.

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