Diabete di tipo 1 : a scuola con serenità


Giovedì 24 gennaio a Potenza una tavola rotonda sul tema organizzata da AGGD Basilicata 

Convivere con una malattia autoimmune come il diabete di Tipo 1, in particolare in età infantile, non è cosa semplice. Spesso si rischia di sentirsi diversi dai propri amici e di percepire un certo timore, soprattutto in contesti sportivi e scolastici. Vivere con serenità la vita di ogni giorno è assolutamente possibile: è fondamentale sapere che il diabete di Tipo 1 non richiede la presenza di personale sanitario, bensì è indispensabile conoscere la malattia, i suoi rischi e gli accorgimenti per prevenirli, e quali sono le procedure da attuare in caso di eventuale emergenza. È questo il leit motiv della Tavola Rotonda che si terrà il 24 Gennaio presso la Sala A del Consiglio Regionale della Basilicata , in Via Verrastro, a Potenza, alle ore 15.30 , che rientra nel più ampio progetto “ A Scuola con il diabete di tipo 1 ”. L'evento è organizzato dall’AGGD Basilicata, Associazione di Genitori e Giovani Diabetici della Basilicata, con il patrocinio di AGD Italia e la collaborazione del Garante Regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, e il tema centrale riguarda appunto l’inserimento del bambino e adolescente in ambito scolastico e formativo/educativo. 



Il Progetto “ A scuola con il diabete di tipo 1 ”, intende affrontare le problematiche e le difficoltà che i bambini affetti da diabete di tipo 1, insieme alle loro famiglie e ai loro insegnanti, incontrano ogni giorno a scuola, e le strategie da adottare per far si che la vita scolastica non sia caratterizzata da ansia o difficoltà, con il rischio di minare lo sviluppo intellettuale del bambino, bensì sia serena e priva di atteggiamenti di esclusione o di diversità. È necessaria un’azione condivisa da tutti i soggetti responsabili dello sviluppo del bambino, coinvolgendo inoltre le Istituzioni per esortarle ad essere parti attive e a prendere maggiore consapevolezza che solo lavorando insieme si possono ottenere grandi risultati. L’educazione e la salute hanno quindi interessi comuni e vogliono garantire il diritto alla tutela del bambino favorendone l’inclusione educativa.

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