Tutto è iniziato 100 anni fa: nel 1919 la prima edizione della “Freccia del Sud”
Svelato il percorso: Milano – Breganze – Firenze – Tivoli - San Giovanni Rotondo – Bari - Taranto
6 giorni, oltre 150 equipaggi, circa 1.900 chilometri da percorrere
Tutto è iniziato esattamente 100 anni fa: era infatti il 1919 quando, con il nome di "Freccia del Sud",
nacque il raid motociclistico da Milano a Caserta che nel 1932 diventò
“Milano-Napoli” e più tardi "Milano-Taranto". Ultima edizione nel 1956,
poi il tragico incidente di Guidizzolo, durante la Mille Miglia del
1957, segnò la fine delle competizioni stradali. Dal 1986 tuttavia, la Mita rivive grazie all'impegno e alla passione di Franco Sabatini, patron del Moto Club Veteran S. Martino. L’associazione umbra, da ormai ben 33 anni, si occupa infatti di organizzare la rievocazione della
storica maratona per moto d’epoca, mantenendone non solo le principali
caratteristiche, ma anche e soprattutto lo spirito, competitivo e
leggero, e l’atmosfera, amichevole e giocosa.
IMMAGINE DELLA MITA 2019
Immancabile da anni la copertina di Matitaccia,
storico amico della Mita in grado di far rivivere le emozioni che provò
lui stesso quando da ragazzino, con la luce ancora incerta del
primissimo mattino, ammirava i corridori che affrontavano l’Appennino.
IL PERCORSO DELLA MITA 2019
Si parte ovviamente da Milano: come sempre l’appuntamento con il “via” è all’Idroscalo, alla mezzanotte tra il 7 e l’8 luglio.
Poi Breganze: la cittadina veneta ha ospitato la Mita anche lo scorso anno in particolare per un saluto al Motoclub Laverda.
Quest’anno si farà molto di più perché l’arrivo in piazza della
Milano-Taranto chiuderà la settimana di festeggiamenti prevista per il 70° anniversario dalla
fondazione della casa costruttrice. Per l’occasione si attendono, da
tutto il mondo, tanti appassionati del marchio motociclistico e i
concorrenti e lo staff della Mita parteciperanno alla cena di gala
all’interno della ex sede Laverda, oggi stabilimento di AGCO, quarto
produttore mondiale di macchinari agricoli, che impiega ben 900
dipendenti. All’evento interverranno gli eredi Laverda e il tutto sarà
organizzato dal Motoclub Laverda Breganze e patrocinato dal Comune. La
sosta a Breganze della maratona, nel suo complesso, sarà coordinata da Gianni Salin, governatore dell'Accademia del Toresan.
Il 9 luglio si riparte da Vicenza per arrivare, a fine giornata, a Firenze.
Dopo qualche anno, la festosa e rumorosa carovana per moto d’epoca
torna quindi nel capoluogo toscano: l’ultima fermata in città era stata
nel 2012.
Il 10 luglio si guiderà da Firenze a Tivoli, l’11 da Tivoli a San Giovanni Rotondo, il 12 da San Giovanni Rotondo a Bari, per concludere, come da tradizione, con la tappa Bari-Taranto, il 13 luglio.
NUMERI E CARATTERISTICHE DELLA MITA 2019
6 giorni, oltre 150 equipaggi, circa 1.900 chilometri da
percorrere: sono questi i numeri che descrivono meglio la
trentatreesima edizione della Milano-Taranto. La manifestazione, come
sempre, è a carattere internazionale e non è agonistica, anche se sono
previste delle classifiche finali.
Le moto ammesse alla Milano-Taranto sono esclusivamente quelle delle categorie “Le Gloriose”, "Storica", "Sport" e "Assaggiatori".
Tra le Gloriose (moto
fino alla classe 175cc le cui marche e modelli hanno partecipato alle
mitiche Milano-Taranto dal 1950 al 1956) ci saranno Morini Settebello
175, Gilera 150, Bianchi Tonale, Guzzino 65, Laverda 75 e 100, Mv Agusta
125, Parilla e Ganna.
Nella categoria Storica (moto
costruite dal 1925 al 1956) oltre alle italianissime Guzzi, Ducati,
Gilera, Aermacchi, Mondial, Morini, verranno messe a dura prova una
Indian Scout del 1928, Norton e Motosacoche del 1932, Rudge del 1938,
Harley Davidson del 1939, Condor del 1941, e addirittura un meraviglioso
Cyclecar Morgan del 1933.
Nella Sport (moto prodotte dal 1957 al 1967) troveremo moto più recenti come Vespe e Lambrette, Ducati e Bmw degli anni ‘60
Tra gli Assaggiatori -
categoria turistica, fuori classifica - possono partecipare tutte le
moto, anche quelle moderne, inoltre solamente in questa categoria è
ammesso il passeggero, e allora si vedranno mariti e mogli, padri e
figli, figli e mamme, come la signora Silvana che ha ben 87 anni.
CURIOSITÀ SULLA MITA 2019
Come sempre la manifestazione vedrà anche la partecipazione di personaggi “degni di nota”.
Arcangelo Betti,
classe 1938, è il concorrente meno giovane della Mita 2019: da Renate,
in provincia di Monza e Brianza, parteciperà a bordo di una Gilera Sei
Giorni del 1967.
Il più giovane tra i “tarantini” – così vengono da tradizione chiamati i partecipanti – è invece Noack Stephan: 31 anni, da Berlino, cavalcherà una Bmw R 60 del 1965.
E al
fascino della Milano-Taranto non sanno resistere neanche tanti veri e
propri centauri d’eccezione. Tra i piloti “illustri”, per questa
edizione 2019, ci sono Gianfranco Bonera, vice-campione del mondo nel 1974, ormai affezionato concorrente della Milano-Taranto, e Luciano Betti, campione del mondo di moto elettriche dal 1999 al 2006, che viaggerà a bordo di una Gilera 150 del ‘55 avuta in eredità dal padre:
“Prima che ci lasciasse – ha spiegato il pilota agli organizzatori, in
fase di iscrizione – gli ho promesso che avrei portato quella moto alla
Mita e ora intendo farlo”. Anche in questi racconti la manifestazione
conferma quindi la sua caratterizzazione quasi leggendaria e senza dubbio storica,
in grado di intrecciarsi con le più importanti vicende legate alle due
ruote – e agli appassionati di due ruote – in Italia, ma non solo. Anche
quest’anno la maratona conta infatti un 40% di partecipanti stranieri e
il concorrente che viene da più lontano è lo statunitense Barry Porter, di Santa Cruz, California.
Anche
per l’edizione 2019 le iscrizioni alla Mita si sono chiuse davvero a
tempo di record: si è infatti arrivati al “tutto esaurito” in neanche
due mesi.
Per informazioni tecniche e aggiornamenti sulla manifestazione si può consultare il sito www.milanotaranto.com o seguire la pagina Facebook "Milano Taranto".
Commenti
Posta un commento