#MELFI MUORE UN UOMO CINESE DOPO CHE SI ERA RECATO PER MALORE AL PRONTO SOCCORSO.... SCATTATE TUTTE LE AZIONI PREVISTE DAL PROTOCOLLO DEL MINISTERO DELLA SALUTE


Per il Governatore della Regione Basilicata Vito Bardi, che subito dopo aver appreso la notizia, sta seguendo la delicata fase con l'assessore alla Sanità Leone e il responsabile regionale della Task Force, "la situazione è sotto controllo, i medici hanno eseguito vari prelievi, anche se sarà necessario - ha aggiunto - aspettare l'esito degli esami ed anche per questo è opportuno mantenere tutti la calma senza ingenerare panico tra la gente..." Ed in effetti le preoccupazioni, sono aumentate di ora in ora subito dopo che si era appresa della morte del cittadino cinese intorno alle 11. A Lavello, in un primo momento circolava addirittura la notizia che si trattasse di un giovane studente, per cui sono cominciate a circolare notizie sui gruppi delle insegnanti e delle famiglie preoccupate per capire il da farsi. Secondo quanto abbiamo appreso, l'uomo che aveva avvertito un malore da alcuni giorni, prima di decidersi di recarsi al Pronto Soccorso, era rientrato in Basilicata, dove risiede e lavora, ai primi di dicembre, dopo un viaggio nella sua città natale, in #Cina, che si trova a circa 600 km. da #Wuhan, centro da cui si è diffuso il virus virale e mortale, per cui è stata dichiarata l'EMERGENZA GLOBALE. Da quanto appreso, l'uomo si era presentato al Pronto Soccorso di Melfi, pare in piena crisi respiratoria e nella tarda mattinata poi sarebbe morto per infarto. Nel massimo riserbo, con la professionalità del personale medico e degli operatori sanitari in servizio, seppur tra le legittime preoccupazioni, sono state attivate le procedure legate al Protocollo Coronavirus. Per l’infettivologo dell’ospedale federiciano, che ha subito informato la Task Force, i sintomi del malore non fanno pensare al mortale virus, anche se per precauzione bisognerà attendere l'esito degli esami e qualora negativi alle comuni polmoniti o influenza tipo b, solo dal massimo centro di coordinamento nazionale dello #Spallanzani di #Roma potranno approfondire e verificare, ci auguriamo di no, che possa trattarsi di un altro caso positivo. La preoccupazione e i timori sono legati soprattutto al fatto che l'uomo è rientrato in Basilicata agli inizi di dicembre, quindi circa due mesi fa e, putroppo per le irresponsabilità del governo Cinese, ancora non si riesce a risalire alla data ufficiale dello scoppio dell'epidemia. Nel Vulture-Melfese, così come in gran parte della Basilicata vive da anni una nutrita e operosa comunità cinese, con la presenza di molti bambini per cui è anche comprensibile la preoccupazione di molti che attendono ora l'esito degli esami. Per questo, senza creare anche inutili discriminazioni, ci rimettiamo tutti alla sapiente professionalità della scienza e della ricerca e soprattutto alla volontà di Dio, considerato che sono stati tantissimi al momento i casi sospetti, che per fortuna non hanno dato esito positivo. Vi aggiorneremo domani, come avremo ulteriori e notizie certe come quelle che abbiamo appena diramato. #GLNEWS #LAGUARDIA

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