📰 Venosa. Concattedrale. Intestate due stanze a due ragazze, prematuramente decedute, che frequentavano l'oratorio

Il giorno dell’Epifania, nella parrocchia Concattedrale di Venosa, si è svolta la celebrazione Eucaristica seguita dalla dedica di due stanze dei locali della Canonica alle giovani che ci hanno lasciato prematuramente: Lucia Carlucci e Flavia Elefante. Con stile decoroso i più stretti delle famiglie si sono recati con il parroco Don Felice per benedire le targhe a loro dedicate e seguita in via streaming .A nome di tutta la comunità e dell’Azione Cattolica Antonietta Loconte ha introdotto la serata con queste parole: “La notte dell’Epifania è una notte magica, è la festa del dono, Dio che si manifesta attraverso un Bimbo in una mangiatoia, la luce vince la notte. Perché dedicare due stanze in memoria di chi ci ha lasciato, oggi giorno dell’Epifania? Per affermare che la morte non è una luce che si spegne, ma una stella che brilla e brillerà sempre, per ricordarci che le persone non si perdono mai se le hai nel cuore, un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. Possiamo dimenticare la voce, dimenticare il profumo, ma non dimenticheremo mai tutte le esperienze significative vissute insieme. Lucia e Flavia nella loro breve vita terrena, hanno gettato un seme. Ognuna con la propria originalità, umanità e bellezza. Un seme che porterà frutto, in particolare nei giovani, uno stimolo per tutti a sperare sempre e godere dei doni ricevuti mettendoli a servizio dell’altro, anche con imperfezioni e debolezze. Sono state un grande dono, hanno affrontato la loro malattia senza nasconderla insieme a chi le ha volute bene, consapevoli che la sofferenza condivisa aiuta ad avere speranza, l’hanno affidata a Dio con fede matura. La loro vita è stata la somma delle loro scelte, Lucia impegnata concretamente come volontaria nel sociale e per un periodo catechista, Flavia membro di AC. educatrice Acr e componente del coro. Due stanze che rappresenteranno il ricordo della loro testimonianza, di ciò che ci hanno regalato. La loro vita, con tutta la ricchezza, la fragilità, la paura, le gioie, le speranze, è stata un grande dono di Dio. Flavia e Lucia continueranno a vivere nei nostri cuori, ad essere due stelle luminose perché per noi cristiani non esiste la parola fine, ma solo la parola sempre. Senza Dio nasciamo per morire, con Dio si muore solo per risorgere. E’ questa la nostra grande speranza. Con il cuore pieno di gratitudine esprimiamo a Dio il nostro infinitamente grazie”. Don Felice Dinardo, parroco della Concattedrale, nella benedizione ha sottolineato il loro operato perché resti nella storia come testimonianza d’amore vivo e di generosa dedizione ed ora, dinnanzi al volto di Dio, per godere del suo amore Trinitario”. Ha concluso con le parole di Sant’Agostino “Non ti chiediamo perché ce le hai tolte, ma ti ringraziamo per tutto il tempo che le hai donate”. 

Lorenzo Zolfo

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