CRONACA. LA DITTA "SLEM" LICENZIA UNA LAVORATRICE AMMALATA DI TUMORE E NON PAGA GLI STIPENDI AI DIPENDENTI DELLE CARCERI LUCANE E DELL'OSPEDALE DI VILLA D'AGRI.

È una storia che si ripete da sempre e sicuramente vogliamo che si risolvano al più presto i problemi a carico dei lavoratori interessati. I fatti sono sempre gli stessi, con ditte che vincono gare con forti ribassi e stipendi non pagati per diversi mesi, oggi dalla ditta Slem, di Piano di Sorrento, in Campania, e ieri dalla "Nuovi Orizzonti Sociali" di Mesagne (Puglia),
ditta quest'ultima sparita nel nulla e messa in liquidazione, ma ora un'altra novità negativa con il licenziamento avvenuto di una delle dipendenti del carcere di Potenza, in Basilicata, affetta da un tumore, subito dopo aver iniziato un percorso di radioterapia al Crob di Rionero in Vulture (Potenza). Alcuni politici di qualsiasi sigla, e anche alcuni sindacati che pensano rispettivamente soltanto a rifocillare i propri voti e tesserati sindacali per fare carriera, devono soltanto vergognarsi, perchè sono notizie che pubblico già da diversi anni e dei vari selfie nelle carceri scattati durante alcune visite istituzionali. È una situazione questa che si ripete ad ogni nuova gara effettuata con forti ribassi e con l'avvallo del ministro della giustizia, Andrea Orlando, che sino ad ora ha fatto orecchie da mercante, e nonostante alcune sollecitazioni fatte da pochi sindacati devo dire, nulla è davvero cambiato sino ad oggi. Intanto è stato proclamato un'ennesimo stato di agitazione, dopo una riunione svoltasi alcuni giorni fa con la Filcams-Cgil e UiltuCS-Uil di Basilicata e una segnalazione fatta a tutti gli interessati, tra cui gli stessi lavoratori delle carceri lucane e dell'ospedale di Villa D'Agri, perchè la ditta non ha rispettato gli impegni assunti nell'accordo sottoscritto in data 1 luglio 2016. (Robex News).

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