Laghi di Monticchio. Presa d'assalto da tanti turisti, anche pugliesi e campani, nonostante regni il degrado.
Laghi di Monticchio. Lo scorso 9 luglio, una domenica piena di gente (in tanti provenienti dalla vicina Puglia e Campania) in questo bellissimo posto naturale, ma all’occhio del visitatore fa da sfondo un continuo degrado. Pochissimi mesi fa, un gruppo di volontari della zona con buste e attrezzi del mestiere ha liberato questo posto dal tanto degrado, evidentemente ha fatto poca leva agli amministratori, rei di poco attaccamento a questo posto.
Le cose che non vanno sono tante. sul lago piccolo non si rispettano le persone che vogliono farsi una lunga camminata: con tanto di cartello di divieto di transito, fatta eccezione per chi è autorizzato,il lago piccolo viene percorso da automobili a tutte le ore, campeggiano cassonetti rovesciati e cartoni lasciati fuori dai cassonetti,alberi caduti e lasciati nell'incuria.
Un ristoratore, sul lago piccolo, ha deciso da alcuni mesi di chiudere battenti, davanti al suo locale campeggia un cartello gigante: “locale chiuso per protesta di fronte all'indifferenza degli Enti e dei Politici. Abbandonati nel degrado: Vergogna. Essere indifferenti equivale ad essere complici. Dopo oltre 50 anni diciamo basta, siamo stanchi ed offesi di essere umiliati e presi in giro: "Mo' Bast!".
Subito dopo questo ristorante chiuso c’è tratto di strada coperta da fango e per niente messa in sicurezza! Sulla strada lungo il lago grande: automobili in divieto di sosta, una fontana pubblica in bella mostra, che non eroga acqua! I commenti di chi conosce bene questo luogo,si sprecano sui social: Alessandro Z. di Melfi: “È uno spettacolo indecoroso, indecente, insopportabile. Un luogo stupendo in balia di incuria ed abbandono da parte degli enti gestori e di una regione assente, ingiustificata.
E’ una situazione che va avanti da decenni,nessun politico ha, di fatto, pianificato il dovuto per questo territorio”. Eva Sabia da Lavello: “Un vero peccato abbandonare all'incuria una bellezza paesaggistica e naturale . Poteva essere grande fonte di attrazione turistica e lavorativa per tutto il vulture melfese”.
Mariangela Ciccarella di Ginestra è stata più volte in questo luogo con i propri bambini: “vai per farti una bella passeggiata e magari i bambini si portano una bici o monopattino o che sia ed un continuo stare a dire "fermi deve passare la macchina".Ma chi vuol farsi la passeggiata in macchina può andare da un'altra parte?Ti passa la voglia di andarci una volta in più.”.
Lorenzo Zolfo
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