Il viaggio di Marco: prosegue un’avventura ricca di emozioni e di incontri


Da Nord a Sud grande accoglienza per il velista Marco Rossato, disabile agli arti inferiori, che sta circumnavigando il periplo italiano con la sola compagnia di Muttley, il suo fedele amico a quattro zampe. Un’avventura ricca di emozioni quella organizzata dall’associazione “I timonieri sbandati”, iniziata il 22 aprile con la partenza dall’Arsenale di Venezia; un viaggio fatto di 63 tappe da fare in sei mesi in cui non mancano incontri, dibattiti e grandi soprese per Marco e per il suo staff che lo segue via terra.


Oltre alle importanti conferenze tenutesi nelle varie sezioni della Lega Navale Italiana e ai due convegni a tema “Patente nautica e formazione personale di bordo con disabilità. Metodologia di analisi delle capacità residue” e “Disabilità ed Ecologia. La salvaguardia dell'ambiente marino non ha barriere. Uniti contro il nemico comune: le microplastiche”, organizzati rispettivamente ad Ancona (il 29 aprile) e a Brindisi (il 26 maggio) con il supporto della B. Braun, uno dei maggiori sponsor del progetto, Marco Rossato ha ricevuto da più parti parole di stima e di incoraggiamento per il progetto TRI sail4all di cui è il principale portavoce.
Tra i personaggi di rilievo, Salvatore Girone, uno dei marò del battaglione San Marco noto per la triste esperienza vissuta in India, che lo ha incontrato di persona a Trani portando in dono un speciale “foulard con dedica”.


E non sono mancate le sorprese emozionanti nemmeno in mare: alle 12,30 del 16 maggio Marco Rossato e l’amm. Romano Sauro (progetto SAURO100) si sono incontrati al largo dello Sperone d’Italia (Testa del Gargano); i due velisti di due diversi giri d’Italia, vicentino Rossato e trentino il secondo, sono in mare con motivazioni e mete differenti ma, come riportano sui rispettivi canali social, sono entrambi accomunati “dallo stesso spirito di libertà e di affermazione dei valori del mare, di raccontare la propria storia, dei valori della Lega Navale Italiana: amore per il mare, solidarietà, impegno e voglia di superare le difficoltà della vita”.

Tra i tanti momenti di gioia, anche una nota di tristezza dovuta alla disgrazia dei due velisti italiani dispersi nell'Atlantico tra le Azzorre e Gibilterra che non ha lasciato indifferenti e immobili Rossato e il suo team. Marco, velista con un’esperienza ventennale, sa quante insidie nasconde il mare e quanto è importante in questi casi non rallentare e/o fermare le ricerche. Proprio per questo, ha lanciato un appello per continuare a cercare Aldo e Antonio dispersi dallo scorso 2 maggio; un messaggio che porta con sé in ogni tappa sul suo trimarano danese Dragonfly 800 Swing Wing mentre si sposta verso Sud tracciando l’accessibilità dei porti.

Da non dimenticare i quattro obiettivi principali del progetto TRI al centro sia del viaggio in solitaria che delle successive tappe che Marco farà via terra con un camper attrezzato (questo perché vuole toccare anche quelle sedi di Lega Navale, centri e istituti dell’entroterra che non hanno uno sbocco sul mare):
1.     rilevare e verificare l’accessibilità dei porti italiani;
2.     diffondere i principi della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità;
3.     lottare per una patente nautica uguale per tutti dove non ci siano restrizioni e limiti;
4.     sensibilizzare - soprattutto gli alunni delle scuole - sul tema dell’inquinamento del mare, in particolar modo sulla plastica sommersa, problema serio che sta affliggendo mari e oceani creando delle vere e proprie emergenze e devastazioni (a tal proposito l’associazione Marinando – foto n. 2 – lo ha invitato al prossimo Ecomondo con il fine di divulgare il rispetto dell’ambiente e l’importanza dell’educazione civica).
Proprio per controllare il livello di inquinanti, Marco preleva campioni di acqua utili a capire la condizione di “salute” del mare italiano. I campioni sono tre per ogni tappa - raccolti fuori dal porto, a metà strada durante la navigazione e al porto in arrivo; il primo campione del progetto è stato raccolto il 10 maggio fuori dal porto di Giulianova in Abruzzo.

L’obiettivo di diffondere in modo capillare i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, è inoltre in perfetta continuità con il noto Progetto WoW (Wheels on Waves, ovvero “Ruote sulle onde”), che lo scorso anno ha visto Andrea Stella, amico di Rossato, vicentino anche lui, solcare le acque dell’Atlantico e poi del Mediterraneo con Lo Spirito di Stella, il primo catamarano accessibile a tutti.

Il viaggio di Marco può essere seguito su:
FacebookTwitterInstagramYoutubeVimeo e sul sito del progetto TRI http://www.sailforall.it/

Schede informative
L’associazione I Timonieri Sbadati nasce in aprile 2017 a bordo del Centurium41 che prende il nome di Flous Del Ven. I primi due “Sbandati” sono Alex Gatti e Marco Rossato e fondano assieme a Giuseppe Rossetti, Luciano Corradi, Mariangela Marchini e Laura Seroni, l’associazione sportiva denominata I Timonieri Sbandati ASD. Alessandro, Marco, Giuseppe e Mery sono tutti esperti velisti e istruttori mentre Luciano non solo è un esperto velista ma è anche un esperto nella cantieristica navale, Laura oltre ad essere una velista è esperta di SUP e SURF. Dal desiderio di Marco, nasce il progetto “TRI_Sail4All” che viene così preso in carico da I Timonieri Sbandati ASD. Tutti i componenti fondatori de I Timonieri Sbandati A.S.D. sono attivi nel mondo sociale.
Marco Rossato, classe ’74 e velista dal 1998.
Nasce e cresce, velisticamente parlando, principalmente nel mar Tirreno dove a bordo di Sabaudia Prima, uno Sloop di 12mt, impara a navigare a vela in mare aperto grazie all’appoggio della Scuola Vela e di Navigazione Sabaudia dove il suo presidente Luigi Zambon (fglio dell’ammiraglio Mario Zambon della Marina Militare di Venezia), trasferisce insegnamenti marinareschi di grande importanza. Fondatore e presidente di Sailability Onlus dal 2005 con sede presso la LNI di Desenzano del Garda, trasmette i propri valori ed insegnamenti a tutte le persone con qualunque tipologia di disabilità possa incontrare. Istruttore di vela, agonista e dal 2015 segretario nazionale della Classe paralimpica HANSA 303. Con Andrea Stella e l’omonima associazione, porta avanti progetti di valore sociale molto importanti di carattere nazionale e internazionale. Co-fondatore e vice-presidente de I Timonieri Sbandati ASD, associazione che include il progetto TRI_Sail4All, Scuola vela d’altura accessibile e soprattutto Inclusiva.
CADAMÁ: la barca a vela senza barriere
Cadamà nasce nel 1971 nei Cantieri Navali di La Spezia – Beconcini da un progetto di Laurent Giles.
Lunga 22 mt e larga 5, pesca 2,30 metri ed ha una stazza di 38 tonnellate. È un Ketch dalle linee filanti, estremamente confortevole e spazioso pur mantenendo la sua eleganza.
Dotato di una cabina Armatoriale a tutto baglio con tre letti e bagno annesso e due cabine ospiti con loro bagno può portare un massimo di nove ospiti e tre persone di equipaggio con la loro cabina a prua.
Creata per il Tycoon Buticchi è oggi la prima barca a vela senza barriere storica, completamente accessibile garantendo la fruibilità fino a cinque persone in seggiola a rotelle.
Una volta completata , caratteristica principe di Cadamà sarà quella di permettere a persone con disabilità fisica di godersi la navigazione in modo attivo permettendo loro di stare alle manovre mediante una serie di gusci che ne garantiranno stabilità e sicurezza.

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