POTENZA. UNA RAGAZZA ALBANESE CHIEDE AIUTO ALLA C.R.I. PRENDE CARTA E PENNA E SCRIVE AL PRESIDENTE NAZIONALE, AVV. FRANCESCO ROCCA
I disagi di tante famiglie
aumentano sempre di più. A Potenza una ragazza albanese, ospite della Caritas,
ha problemi di assistenza. Ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente
nazionale della C.R.I., avv. Francesco Rocca. Ecco il contenuto di questa
lettera: “ Sono E. H, una ragazza Albanese, mamma di due bambini, M.e M. mi
trovo in Italia perché mio figlio ha gravi problemi di salute, ed essendo
rimasti orfani di padre, io come mamma li porto avanti con impegno,
responsabilità e tanto amore, nonostante le difficoltà. Attualmente abito a
Potenza in un appartamento della Caritas, dove sono ospite insieme ai miei figli,
finchè la condizione di salute di M. non sarà risolta. Il motivo di questa
lettera è che mio figlio, dopo vari interventi fatti qui a Potenza, ne ha
subito altri a Roma all’ospedale Bambin Gesù, centro specializzato per la sua
patologia e per questo mi sono trovata in difficoltà per due motivi. Il primo
per mia figlia costretta a rimanere da sola a Potenza durante i nostri viaggi e
lunghi ricoveri a Roma, il secondo per il trasporto da Potenza a Roma e
viceversa. Pertanto mi sono affidata alla Croce Rossa di Potenza, grazie al
presidente regionale allora in carica, Anna Maria Scalise, la quale si è
mostrata sempre gentile, amorevole, disponibile e attenta ai bisogni di tutti.
Da quando c’è il nuovo presidente regionale della croce rossa, Fernando Moscariello,
sto avendo diversi problemi nell’essere accompagnata in ospedale a Roma e le
giustificazioni che mi sono state date da Potenza sono che: Non c’è la
disponibilità delle macchine; C’è mancanza di fondi; Non è’ competenza della Croce
Rossa svolgere questi servizi. Pertanto per le successive medicazioni ho dovuto
trovare soluzioni diverse, recandomi disagio e saltando anche le medicazioni
necessarie. Il mio bambino ha ancora
bisogno di aiuto, ma la croce rossa non c’è più. Poiché credo nel servizio
che i volontari della croce rossa svolgono ogni giorno, e li ringrazio per la
disponibilità e il tempo dedicato, vi chiedo di leggere queste poche righe e
ascoltare le parole di una mamma che non desidera altro che il bene del proprio
bambino”.
L. Z.
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