Il
piccolo centro lucano alla ribalta nazionale. Ad esaltarla, il vice presidente
della Provincia di potenza, Donato Sperduto: “Sembra un quadro d’autore, un
paesaggio narrativo caratterizzato da un tono cortese, gotico. È semplicemente
il nostro Sud.
Una
cartolina tanto umana, tanto vera, tanto viva, tanto reale, tanto pietrosa e
accesa di speranze, di nuovi progetti, che occhieggiano come nel lento e tiepido
lumeggiare dell’immagine. La luce è dominante.
È la luce di questa terra che freme, crea, semina sfide, punta sulle proprie bellezze,
sul territorio, sui propri sapori cominciando,
finalmente,
a raccoglie le prime soddisfazioni: punto di partenza per nuove avventure di
sviluppo e di crescita.
L’immagine
di San Fele del bravo Michele Amoruso, selezionata e pubblicata dal National
Geographic il 19 febbraio scorso, ci ricorda- è stato scritto- un tempo senza
tempo, una sorta di atmosfera pensosa ed ineffabile.
È
vero. Tuttavia, oltre il dato onirico, surreale, estetico, ritengo che essa
solleciti anche la coscienza di noi amministratori, abitanti, figli di questa
terra e ci sorrida, come opera di bellezza da offrire all’esterno e sulla quale
investire.
Ricordo,
infatti, che quasi in contemporanea con la pubblicazione di questa foto sul
National Geocraphic, San Fele era presente all’interno del più prestigioso salotto
italiano in materia di turismo: la 34° edizione della BIT di Milano. Era rappresentata
sia come una delle espressioni della Basilicata da scoprire, sia come tappa di
un turismo integrato e di prossimità proposto dal Premio “Penisola Sorrentina
Arturo Esposito”, grande evento dell’ Assessorato al Turismo e Beni Culturali
della Regione Campania , che a San Fele celebra una prestigiosa sezione.
Le
cifre di Milano Fiera sono apparse piuttosto eloquenti: oltre 63mila visitatori
professionali, mille tour operator di tutto il mondo, oltre 100 Paesi
rappresentati. Il tutto già imperniato
sulla grande sfida di EXPO 2015.
I
nostri biglietti da visita sono stati Pierno e le cascate di San Fele (U Uatteniere), che nella scorsa estate
hanno mosso più di ventimila visitatori. trasformando il sito in un autentico
attrattore naturale a costo zero.
Il
nostro paesaggio dunque piace, colpisce, perché è semplice ed incontaminato.
Al
paesaggio va aggiunto inoltre quell’alone di misticismo che la figura di San
Giustino De Jacobis suscita e che potrebbe inserirsi in un filone di turismo
religioso, anche internazionale.
Esiste
già un progetto culturale di sviluppo integrato per San Fele e per il parco
urbano delle cantine di Barile, nella costruzione di una nuova Lucania. Un disegno
organizzativo presentato a bassa voce, prima della Bit di Milano, a Rionero in
Vulture nella sede del Gal e
che ora ci piacerebbe perfezionare e porre a sistema.
Per
far ciò occorrerebbe creare, in tempi strettissimi, una cabina di regia che sappia coniugare, intorno
a questo progetto, bellezza, arte, fede, anche in un’ottica interregionale con
la vicina Campania.
L’appello
è, quindi, rivolto ai nostri attori del sistema istituzionale e della governance territoriale: dal Governatore
Pittella agli Assessori alla cultura e al turismo; dal Presidente del
Consiglio Regionale Lacorazza al Direttore dell’APT Perri.
Come
ho scritto nel pamphlet distribuito alla Bit e siglato da Confine edizioni
(Bologna): “La bellezza, che tanto affascina tutti, si mantiene solo in due
condizioni: in natura e nell’arte”. Ebbene penso sia giunto il momento di sceglierle entrambe.
Stavolta
tutti insieme, per un nuovo paesaggio culturale, una nuova storia, una
nuova geografia”. Anche le cascate di San Fele stanno acquistando uno spazio,
il presidente dell’associazione “ U. uattenniere”, Michele Sperduto riferisce:
“Lo scorso 27 febbraio una troupe di Sereno-Variabile (importante trasmissione
televisiva di Rai 2) ha visitato le cascate di San Fele, realizzando immagini
che faranno parte della trasmissione di Sereno-Variabile che andrà in onda
sabato 15 marzo 2014 alle ore 17,00” Sarà l’occasione per far vedere questo
habitat naturale che in questi ultimi tempi sta acquisendo sempre più valore”.
Lorenzo
Zolfo
La
foto ritrae uno scorcio di notte di San Fele selezionato e pubblicato dal
National Geografich e le cascate di San Fele.
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