Gianpiero Perri (APT) alla presentazione del libro di Giorgio Boatti: “Vocazione agricola e turismo equazione perfetta per il rilancio del Metapontino”
“Ho guardato alla Basilicata pensando
a una scommessa: come riuscire a celebrare un matrimonio tra la sua vocazione
di eccellenza agricola e la sua sorte di destinazione turistica. Se esiste un
luogo in cui questo matrimonio può essere celebrato, questo è il Metapontino”.
Valida occasione di confronto, il
convegno ha offerto spunti di riflessione e dialogo. Per il direttore dell’APT
Basilicata, Gianpiero Perri, “nel Metapontino si esprime la parte più dinamica
del turismo lucano e il libro di Boatti rilancia l’importante sfida di
quest’area, quella di creare integrazione tra la vocazione agricola del
territorio e l’analoga esigenza di diventare meta turistica di qualità, con la
necessità – per entrambi gli aspetti – di trovare valida collocazione nei
rispettivi “mercati”. Il Metapontino – ha proseguito Perri – risponde bene alla
sollecitazione di pensare al turismo in Basilicata a dimensione ‘sartoriale’, a
misura della Basilicata, ‘cucendo’ insieme il forte appeal del territorio
rurale con i servizi avanzati nel comparto turistico. Penso ai due porti degli
Argonauti e di Marinagri e al completamento della pista ciclabile di 35 chilometri”.
Il direttore dell’APT ha poi
riconosciuto come “esempio concreto di un’intelligente iniziativa da parte del
pubblico’’ quella del sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo, anche lui presente
al convegno. “Con l’evento ‘Sogno di una notte a Quel Paese’ – ha detto Perri –
si gioca sull’associazione al mondo magico liberandolo tuttavia da un’accezione
negativa”. Anche il giornalista e filosofo francese Thierry Crouzet, autore di
un nuovo e-book edito dall’APT Basilicata, ha volutamente rotto ogni schema di
una triste scaramanzia tanto da far dire al protagonista di “Les confin du
monde”, ambientato tra il Metapontino e la provincia di Matera: «non hai più
bisogno di viaggiare, ti basta venire a Colobraro», e poi: «a parte Colobraro
nessuna città toccherà più i nostri cuori».
Promotrice del convegno è stata
Carmela Suriano, del Club Candonga, associazione dedicata all’omonima fragola
“Top Quality” in produzione dal 1955 nelle terre del Metapontino e oggi
coltivata su di un’area estesa ben 630 ettari. “Straordinario esempio di come
un’azienda del sud sia riuscita ad emergere anche sul mercato globale con una
strategia vincente”, ha sottolineato il direttore dell’APT. “La Fragola Candonga
– ha puntualizzato Suriano – è l’emblema di un territorio ben coltivato
che coniuga innovazione e rispetto per l’ambiente, attraverso
quest’eccellenza tutta lucana possiamo veicolare la bellezza della Piana del
Metapontino”.
Apt
Basilicata
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