Soltanto
19 segnalazioni, 18 dalla Provincia di Potenza e soltanto 1 da quella di Matera
sono arrivate al Governo per sbloccare opere incompiute e progetti bloccati:
riguardano soltanto il petrolio?
“Evidentemente la stragrande
maggioranza dei Comuni in Basilicata non ha alcun problema legato alle
infrastrutture – afferma
il portavoce del M5S Mirella Liuzzi componente della IX commissione Trasporti
– oppure, molto più probabilmente, molti Sindaci non si sono accorti di
questa possibilità, facendo perdere al proprio territorio delle opportunità. I
cittadini devono sapere quanto i loro
amministratori da loro votati siano assenti proprio quando si tratta di poter risolvere i problemi attinenti al proprio territorio.
Sarebbe anche opportuno – concludono i portavoce lucani 5 Stelle Liuzzi e Petrocelli – che i sindaci lucani pubblichino
le missive indirizzate al Governo: è diritto dei cittadini avere un rapporto
trasparente con la pubblica amministrazione. Sospettiamo che le uniche osservazioni inviate possano riguardare
soltanto lo sblocco di pozzi di estrazione petrolifera ai quali il M5S si
oppone con forza. I lucani devono sapere cosa chiedono, e per conto di chi, gli
amministratori locali”.
Infatti anche il decreto “Sblocca Italia”, in consultazione pubblica sul
sito Governo fino alla fine di Agosto, prevede
un irrazionale attacco all'ambiente. Sono previste misure per favorire
l’estrazione di petrolio e gas naturale in Sicilia e Basilicata - e il
finanziamento di una serie di interventi a favore di opere inutili come il TAV
Torino-Lione (quasi 3 miliardi), l’inutile Orte-Mestre (10 miliardi) o ancora
il Terzo Valico dei Giovi (2 miliardi) -, quando è statisticamente provato che il petrolio finora in Basilicata ha
portato solo inquinamento, disoccupazione ed emigrazione e nessuna opera
infrastrutturale degna di nome, ad iniziare dalla rete ferroviaria
a “scartamento ridotto”. Simbolo dell’arretratezza della nostra
Basilicata.
Mirella Liuzzi portavoce M5S alla Camera
Vito Petrocelli portavoce M5S al Senato
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