L'offerta didattica nel Polo Unibas di Matera e il nuovo Corso in "Paesaggio, Ambiente e Verde Urbano"
Presentati oggi a Matera nel corso di una conferenza stampa
L'Università della
Basilicata prosegue il percorso di potenziamento dell'offerta didattica, con il
nuovo corso di laurea in "Paesaggio, Ambiente e Verde
Urbano" (Pavu), di durata triennale, attivo dal prossimo anno
accademico (le iscrizioni on line si apriranno il 1 agosto): un corso pensato
per "innovare" e specializzare una figura chiave per il futuro della
progettazione paesaggistica e urbanistica, aperto in una città cruciale in
questo senso, per la sua storia e per il suo futuro.
In questa direzione,
il corso di laurea in "Paesaggio, Ambiente e Verde
Urbano" ha come obiettivo quello di formare un profilo
professionale riconoscibile in ambito europeo: il laureato acquisirà
infatti una solida preparazione culturale, teorica e
applicata, "fortemente improntata - ha detto D'Antonio - all'interdisciplinarietà
richiesta dalla chiave paesaggistica di lettura e d'intervento sul
territorio e coerente con le linee guida definite dalla European
Federation for Landscape Architecture".Obiettivi specifici sono
l'interpretazione e la rappresentazione del paesaggio come il rapporto tra uomo
e ambiente, acquisendone delle conoscenze e delle competenze necessarie
all'analisi delle matrici ambientali, a cui applicare tecniche
d'ingegneria naturalistica e di gestione dei bacini idrografici per la
salvaguardia dell'assetto del territorio e tutela del paesaggio. Tutto ciò al
fine di consentire agli studenti una specializzazione attraverso la scelta tra
due curricula: agronomo paesaggista e pianificatore
paesaggista.
Per quanto riguarda gli altri corsi illustrati, queste le schede riassuntive
dei vari ambiti:
- Iscrizioni al Corso
di Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura:
aperte fino al 23 luglio 2015 (la prova a Matera il 10 settembre)
Fino al 23 luglio sarà
possibile iscriversi al test di ammissione al Corso di Laurea Magistrale a
ciclo unico in Architettura: la durata del Corso è di cinque anni, e i
posti messi a disposizione per l’Università della Basilicata dal Ministero
sono cento (riservati a cittadini italiani, comunitari e non comunitari
regolarmente soggiornanti in Italia) e due riservati a cittadini non comunitari
residenti all’estero. La prova si svolgerà a Matera il 10 settembre
2015 alle ore 11, nella sede di via Annibale di Francia: i partecipanti
avranno a disposizione cento minuti per completare il test. Le iscrizioni
dovranno avvenire esclusivamente attraverso il portale www.universitaly.it entro giovedì
23 luglio. Nella fase d’iscrizione i candidati dovranno indicare in ordine
di preferenza le sedi per cui intendono concorrere. Il test dovrà essere
sostenuto obbligatoriamente nella sede indicata come “prima scelta”.
Nella prima decade di settembre l’Università della Basilicata, nella sede di
Matera di Architettura, organizzerà inoltre un corso per la dimostrazione e
compilazione assistita di simulazione dei test di ammissione, già presenti e
consultabili nel sito. Il test di ammissione consiste nella soluzione
di sessanta quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, di cui
solo una sarà esatta, sui seguenti argomenti: Cultura generale e ragionamento
logico (22 quesiti), Storia (16 quesiti), Disegno e rappresentazione (10 quesiti),
Matematica e fisica (12 quesiti).
- Il Corso Magistrale
di Scienze del Turismo e Patrimonio Culturale
Il Corso Magistrale di
Scienze del Turismo e Patrimonio Culturale è un “unicum” in Italia:
al contrario di altri corsi, quello attivo nell’Unibas combina la
tradizione di studi e ricerca nell’ambito dei beni culturali con quello di
scienze agrarie. L’obiettivo è di lavorare a una formazione in
cui i modelli di turismo culturale e ambientale vengano nutriti dalle
discipline specifiche del settore, creando figure nuove e consapevoli per un
nuovo approccio alla questione turistica. In sintonia con il dossier di Matera
2019, nella Città dei Sassi i turistivengono ora definiti “cittadini
temporanei”: in quest’ottica s’intende “stravolgere” il tipico approccio
meramente quantitativo e di oramai acclarata insostenibilità (come accade
nei casidi Venezia, Firenze o Alberobello, ad
esempio), in favore di una “responsabilizzazione” dei turisti verso
le comunità locali, da Matera fino ai borghi interni della Basilicata. Il corso
è concepito per stimolare la comunità studentesca a una
mentalità d’impresa, nel settore turistico, culturale e creativo, in
sintonia con la nuova politica regionale che proprio a questo settore ha
dedicato uno delle assi del Fesr. Partner privilegiato del corso sarà il nuovo
Laboratorio di Matera creato nell’ambito del progetto nazionale
della “School in Digital Cultural Heritage”, di prossima creazione. Il
corso è aperto a studenti provenienti da tipologie diverse di lauree triennali,
da quelle incentrate sui beni culturali, a quelle economiche, agrarie e delle
scienze sociali in genere.
- Il Corso di Studio
in Operatore dei Beni culturali
Il Corso di Studio in
Operatore dei Beni culturali, attivo nel Dicem (Dipartimento delle
Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni
Culturali) di Matera, si articola in quattro curricula: Archeologico,
Demoentoantropologico, Storico Artistico e dei Patrimoni Storici.
L’organizzazione didattica prevede un primo anno incentrato su discipline
comuni e di base. Successivamente, gli studenti scelgono uno dei curricula,
dove prevalgono le discipline caratterizzanti. Il Corso è finalizzato alla
formazione di una figura professionale junior in grado di supportare processi
di individuazione e di valorizzazione dei patrimoni culturali, sia in
riferimento a soggetti ed enti di natura pubblica che privata. I laureati
possono proseguire gli studi presso corsi di laurea magistrale coerenti con i
curricula individuati. L’offerta formativa consente anche di
accedere alle magistrali orientate alle Scienze del turismo, e a
corsi di laurea finalizzati. Il CdS ha stipulato con l’Università degli
studi di Firenze una convenzione di collaborazione didattica e scientifica, in
base alla quale sono possibili scambi di studenti e di docenti.
- Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze
della Formazione Primaria
Il Corso di Laurea
Magistrale in Scienze della Formazione Primaria è l'unico corso che abilita
all'insegnamento sia nella scuola dell'infanzia che nella scuola primaria.
Ha una durata di 5 anni, con un unico curricolo, con acquisizione di
almeno 300 CFU, ed è a numero programmato (120 posti disponibile per anno) con
prova di accesso che si svolgerà l'11 settembre. Si caratterizza per una didattica
innovativa, che include lezioni in aula, tirocinio nelle scuole, esercitazioni
in laboratorio condotti da docenti e professionisti della formazione. Gli
studenti imparano ad applicare a livello pratico principi e metodologie
studiati teoricamente e simulano attività e procedure che contraddistinguono la
pratica quotidiana dell'insegnamento. Il Corso è fortemente radicato nel
territorio, valorizzando le migliori esperienze innovative della scuola lucana,
e durante il tirocinio gli studenti sono coinvolti in progetti
educativo-didattici e di ricerca promossi in collaborazione con le istituzioni
scolastiche. La ricaduta occupazione è altamente positiva: il 96% dei laureati
trova un lavoro come insegnante (a tempo determinato o indeterminato) (Fonte
Alma Laurea 2014). Il curricolo si articola in 31 esami con 20 laboratori
pedagogico-didattici, 1 laboratorio di tecnologie didattiche, 8 crediti
formativi a scelta libera, 5 laboratori di lingua inglese con
certificazione di conoscenza della lingua inglese di livello B2 per i
laureati. Sono, inoltre, previste 600 ore di tirocinio indiretto e diretto
nelle scuole. La frequenza dei laboratori e del tirocinio è obbligatoria. Il
percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione
Primaria prepara un laureato professionalmente qualificato a livello di
conoscenze, competenze e abilità per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia
e primaria e per l’integrazione scolastica di bambini con bisogni educativi
speciali.
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