Il Partito Democratico di Rionero in Vulture è in prima fila nella indispensabile attività di proposizione e vigilanza sulle scelte che la politica regionale intende adottare in merito all’effettivo destino della importante struttura ospedaliera oncologica di Basilicata. Partendo dall’analisi di alcuni dati relativi alle prestazioni assistenziali, alle linee di ricerca attive, alla riorganizzazione
dell’Istituto (come previsto dall’Atto aziendale), il Circolo del PD rionerese ha recepito i timori e le inquietudini che da un po’ di tempo serpeggiano tra gli operatori del CROB e più in generale nella comunità locale. Le voci che si rincorrevano indicavano l’Istituto ospedaliero di Rionero come una struttura destinata all’accorpamento con l’Ospedale San Carlo di Potenza, o quantomeno destinata ad una posizione di dipendenza, in parte o in tutto (nel complesso della Direzione Strategica o in riferimento ad alcuni Dipartimenti) dalla Direzione di quella struttura. Con il fattivo supporto del Consigliere regionale Carmine Castelgrande, il Circolo PD di Rionero ha incontrato il Direttore Generale del CROB Giuseppe Cugno ponendo esplicitamente la questione ed ottenendo rassicurazioni sulla effettiva volontà dei vertici regionali, concretizzata negli obiettivi assegnati al management, di far crescere e radicare l’ospedale di Rionero come struttura di riferimento per le malattie oncologiche, nonché di avanguardia per la ricerca di base e finalizzata. Posizione peraltro confermata qualche giorno prima anche dal Presidente della Regione Marcello Pittella, nel corso di una cerimonia tenutasi proprio a Rionero, e rafforzata da alcune decisioni in materia di investimenti in attrezzature e risorse umane che nel corso del prossimo anno dovrebbero concretizzarsi. Sono inoltre in corso accordi di collaborazione con altri IRCSS del Mezzogiorno che dovrebbero consentire, attraverso la realizzazione di una rete di strutture, di coprire in modo più efficace l’offerta di servizi sanitari di qualità e di avviare protocolli di ricerca sempre più avanzati. Tuttavia il saldo di bilancio regionale della spesa sanitaria connessa alla migrazione dei pazienti è attestato a – 30 milioni di Euro e, a seguito della “spending review”, la Basilicata dovrà tagliare 115 posti letto, riorganizzando e razionalizzando la rete ospedaliera regionale. In tale ottica auspichiamo che le scelte della politica tengano conto delle peculiarità e della sempre crescente importanza che il CROB ha assunto, per cui riteniamo, per il bene dell’intera regione, che eventuali azioni di ridimensionamento non debbano coinvolgere questo ospedale. Ovviamente, pur essendo rincuorati per le prospettive di investimento sulla struttura di Rionero, non faremo mancare il nostro attento monitoraggio su quanto si andrà a realizzare, vigilando con discrezione ma con altrettanta fermezza, affinché le informazioni ricevute e le azioni conseguenti conducano nella direzione della sempre maggiore qualificazione e crescita di prestigio sia in ambito clinico che in quello della ricerca.
dell’Istituto (come previsto dall’Atto aziendale), il Circolo del PD rionerese ha recepito i timori e le inquietudini che da un po’ di tempo serpeggiano tra gli operatori del CROB e più in generale nella comunità locale. Le voci che si rincorrevano indicavano l’Istituto ospedaliero di Rionero come una struttura destinata all’accorpamento con l’Ospedale San Carlo di Potenza, o quantomeno destinata ad una posizione di dipendenza, in parte o in tutto (nel complesso della Direzione Strategica o in riferimento ad alcuni Dipartimenti) dalla Direzione di quella struttura. Con il fattivo supporto del Consigliere regionale Carmine Castelgrande, il Circolo PD di Rionero ha incontrato il Direttore Generale del CROB Giuseppe Cugno ponendo esplicitamente la questione ed ottenendo rassicurazioni sulla effettiva volontà dei vertici regionali, concretizzata negli obiettivi assegnati al management, di far crescere e radicare l’ospedale di Rionero come struttura di riferimento per le malattie oncologiche, nonché di avanguardia per la ricerca di base e finalizzata. Posizione peraltro confermata qualche giorno prima anche dal Presidente della Regione Marcello Pittella, nel corso di una cerimonia tenutasi proprio a Rionero, e rafforzata da alcune decisioni in materia di investimenti in attrezzature e risorse umane che nel corso del prossimo anno dovrebbero concretizzarsi. Sono inoltre in corso accordi di collaborazione con altri IRCSS del Mezzogiorno che dovrebbero consentire, attraverso la realizzazione di una rete di strutture, di coprire in modo più efficace l’offerta di servizi sanitari di qualità e di avviare protocolli di ricerca sempre più avanzati. Tuttavia il saldo di bilancio regionale della spesa sanitaria connessa alla migrazione dei pazienti è attestato a – 30 milioni di Euro e, a seguito della “spending review”, la Basilicata dovrà tagliare 115 posti letto, riorganizzando e razionalizzando la rete ospedaliera regionale. In tale ottica auspichiamo che le scelte della politica tengano conto delle peculiarità e della sempre crescente importanza che il CROB ha assunto, per cui riteniamo, per il bene dell’intera regione, che eventuali azioni di ridimensionamento non debbano coinvolgere questo ospedale. Ovviamente, pur essendo rincuorati per le prospettive di investimento sulla struttura di Rionero, non faremo mancare il nostro attento monitoraggio su quanto si andrà a realizzare, vigilando con discrezione ma con altrettanta fermezza, affinché le informazioni ricevute e le azioni conseguenti conducano nella direzione della sempre maggiore qualificazione e crescita di prestigio sia in ambito clinico che in quello della ricerca.
Fausto Mastroddi (direttivo PD Rionero)
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