Con la legge di Bilancio 2017 è rimasta invariata la
classificazione dei lavori riconosciuti come usuranti che era già stata
adottata con l’articolo 24 della legge 214/2011, ma per loro sono state
ammorbidite le modalità di accesso alla pensione. Le agevolazioni si
riferiscono agli anni di svolgimento dell’attività usurante,
al congelamento
per 10 anni dell’adeguamento della speranza di vita, alla cancellazione delle
finestre mobili che ritardavano di 12 o 18 mesi la decorrenza della pensione,
infine è stata semplificata anche la modalità di presentazione della domanda.
A darne notizia è la Uil Pensionati riferendo che le
strutture del sindacato e gli
uffici del Patronato ITAL sono a disposizione dei lavoratori interessati per
fornire assistenza in relazione sia alle istanze per il beneficio che per le
domande di pensione agevolata. Tra le modifiche principali alla disciplina
pensionistica per i lavoratori che svolgono attività usuranti – sottolineano i
dirigenti Uilp e Ital - i soggetti beneficiari (lavoratori impegnati nelle
attività lavorative già individuate dal Dlgs n. 67/2011) potranno accedere
da subito alla pensione agevolata senza dover rimandare di 12/18 mesi la
decorrenza della pensione per effetto delle cosiddette “finestre mobili”.
Lavori usuranti: elenco aggiornato
I lavori usuranti non comprendono le mansioni
gravose per usufruire dell’Ape social, inoltre per essere
considerate attività usuranti devono essere svolte per metà della carriera
lavorativa oppure per un periodo di sette anni negli ultimi dieci anni. Gli
appartenenti alla categoria dei lavoratori definiti usuranti sono:
>gli addetti a mansioni particolarmente usuranti cioè chi lavora in
galleria, nelle cave, in cassoni ad aria compressa, palombari, lavori ad alte
temperature, in spazi ristretti, di asportazione amianto;
>i lavoratori adibiti a turni di notte per almeno sei ore ogni giorno e per
un minimo di 64 giorni all’anno;
>i lavoratori che, al di fuori del caso precedente, prestano la loro
attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del
mattino per periodi di lavoro pari all’intero anno;
>addetti alla linea catena che svolgono l’attività in imprese soggette a
specifiche voci tariffarie Inail in mansioni caratterizzate dalla ripetizione
costante delle stesse;
>i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove
posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Lavori usuranti: requisiti e modalità per
presentare la domanda
I lavoratori addetti a mansioni usuranti possono
accedere alla pensione al raggiungimento dei requisiti che sono basati sulla
somma tra età anagrafica e anzianità contributiva che non può essere inferiore
a 35 anni, inoltre per loro non si applicano gli adeguamenti alla speranza di
vita fino allo scatto previsto nel 2025.:
>I lavoratori addetti ad attività usuranti compresi
i lavoratori notturni e quelli addetti ai turni di notte per più di 78 giorni
all’anno, devono raggiungere la quota 97,6, ovvero 61 anni e 7 mesi di età se
dipendenti, quota 98,6 con 62 anni e 7 mesi di età se autonomi;
>gli addetti al lavoro notturno per almeno sei ore a notte e per numero di
giorni all’anno da 72 a 77, devono raggiungere quota 98,6 con minimo 62 anni e
7 mesi di età se dipendenti, quota 99,6 con minimo 63 anni e 7 mesi di età;
>i lavoratori impegnati in lavoro notturno per almeno sei ore a notte e per
un numero di giorni all’anno da 64 a 71, possono accedere alla pensione con
quota 99,6 con un minimo di 63 anni e 7 mesi di età se dipendenti, quota 100,6
con un minimo di 64 anni e 7 mesi di età se autonomi.
La domanda di pensionamento per il 2017 deve essere presentata
entro il 1° marzo 2017, se il lavoratore matura i requisiti nello stesso anno,
mentre entro il 1° maggio 2017 se acquisisce i requisiti nell’anno 2018. A
partire dal 2018 i tempi di presentazione della domanda si stabilizzeranno:
entro il 1° maggio 2018 dovrà presentare domanda chi perfezionerà i requisiti
nel 2019 e così via.
Commenti
Posta un commento