ETICHETTA LATTE: CONFCOMMERCIO, NUOVA TUTELA PER PECORINO MOLITERNO

L'obbligo di indicare sull'etichetta del latte e di tutti i prodotti lattiero caseari realizzati in Italia la provenienza della materia prima è sicuramente un elemento positivo di ulteriore salvaguardia delle produzioni tipiche e di qualità, tra cui il Canestrato Igp di Moliterno, per evitare tra i consumatori confusione e soprattutto a tutela dei produttori che di generazione in generazione si tramandano l’antica arte casearia.
E’ il commento di Confcommercio Imprese Italia Potenza alla quale aderiscono alcune decine di aziende lattiero-casearie. Nello specifico – sottolinea la nota - per valorizzare il pecorino di Moliterno e contribuire alla costruzione di reti fra imprese finalizzate oltre che alla tutela (si pensi alla vicenda dell’impiego, accertato, del latte in polvere per produrre formaggi venduti anche da noi, specie in supermercati) ad una maggiore remunerazione e vendita sui mercati italiani ed esteri, la fase più delicata è senz’altro quella della stagionatura. Il consumatore ha soprattutto bisogno di informazioni adeguate. “l tipi di formaggio da noi stagionati – precisa Rocco Cassino dirigente Confcommercio – sono di tre tipologie: Canestrato di Moliterno I.G.P.(formaggio a pasta dura prodotto con latte ovina e caprina); Formaggio Pecorino a pasta dura prodotto con latte ovino usato prevalentemente a tavola con una stagionatura dai 6 agli 8 mesi.; formaggio Pecorino da Grattugia (un formaggio a pasta dura prodotto con latte ovino ed ha una stagionatura dal 6 ai 12 mesi). A Moliterno dai tempi in cui il formaggio appena scaricato dai muli, fresco di otto-dieci giorni, veniva posto nel “fondaco”, si è passati all’e-commerce, alla vendita via Internet, oltre che alle spedizioni via aereo, a conferma che i fasti caseari di Moliterno sono leggenda, tradizione, ma anche storia, realtà culturale e socio-economica concreta basata sull’orgoglio delle famiglie dei caseari e degli stagionatori di pecorino. Una risposta all’interrogativo diffuso: Come difendersi mantenendo un livello di consumi accettabile, facendo quadrare i conti e non rinunciando alla qualità? “Facendo spesa direttamente dal casaro, nella sua azienda o nel negozio sotto casa, la bottega alimentare di prossimità”, è la risposta del presidente Confcommercio Fausto De Mare. “Il negozio a ‘chilometro zero’ - spiega ancora - comporta una serie di vantaggi che mettono d’accordo l’esigenza di risparmiare e la salvaguardia di un’accettabile qualità dei propri acquisti”. Confcommercio partendo dai buoni dati dell’andamento turistico in Val d’Agri a Pasqua e nello specifico a Moliterno grazie ad iniziative promosse da operatori locali con pacchetti di soggiorno che prevedevano una passeggiata accompagnati da guida ufficiale del Parco “Nella cattedrale incantata del Bosco faggeto: immersione emozionale nella faggeta più famosa di Moliterno alla ricerca dei primi segni della Primavera”, degustazioni di prodotti tipici, ripropone il progetto di un itinerario turistico alla riscoperta degli antichi sapori della Val d’Agri a partire dalla “via del pecorino di Moliterno”. Il tutto con la prospettiva di creare una via dei formaggi che attraversi l’intera regione e sia contraddistinta da produzioni fatte da piccoli laboratori artigianali, i luoghi simbolo dal punto di vista gastronomico dell’Appennino lucano. D’altra parte, la tradizione dei formaggi lucani è sicuramente degna di nota, anche perché l’alimentazione con prodotti naturali di ovini e caprini consente produzioni casearie di ottima qualità, grazie anche alla lavorazione diretta nei luoghi di pascolo. E’ anche un’opportunità per fare in modo che si conservi il patrimonio delle bio-diversità e che si recuperino anche fondaci e grotte creando percorsi nei diversi paesi, per costruire un percorso di natura e gastronomia che trasformando i prodotti lattiero-caseari in messaggeri della regione, serva, soprattutto, a promuovere il turismo ed ad offrire opportunità per tutti i gusti e tutte le esigenze. 

 Confcommercio Provincia di Potenza

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