Venosa. Ospite del 33^ Certamen horatianum il cantautore Giovanni Caccamo, vincitore di Sanremo Giovani 2015
Ospite del 33^ Certamen Horatianum nella cittadina oraziana, il cantautore Giovanni Caccamo, che
incontrerà i giovani studenti provenienti da ogni parte d’Italia al cine-teatro Lovaglio alle ore 21,00 di
martedì 16 aprile in un incontro dal titolo: “
Musica e Parole”
. Un evento organizzato dall’assessorato alla
cultura del Comune di Venosa, nella persona di Carmela Sinisi.Ad introdurre Giovanni Caccamo ci sarà
l’orchestra per Archi del Liceo musicale “Quinto Orazio Flacco” diretta dal prof. Francesco Lisena, che alcuni
giorni fa, ha vinto in Lombardia, a Stradella (Pv), ad un concorso internazionale di musica, il primo
premio,eseguendo l’ouverture “Le Ebridi- la grotta diFingal” opera 26 di Felix Mendelssohn Bartoldy in una
versione integrale per archi a cura del M° Lisena. Giovanni Caccamo nasce a Modica, in Sicilia, l'8 dicembre
del 1980 e della Sicilia ha tanto, i colori, il calore, l'aria barocca e al tempo stesso così profumata. Scoperto
da Battiato, Giovanni Caccamo, scartato alle selezioni di XFactor nel 2011 e dopo qualche esperienza
televisiva e al fianco di Franco Battiato, debutta a Sanremo nel 2015 nella categoria Giovani vincendo con la
canzone Ritornerò da te per poi tornare all'Ariston l'anno dopo, Sanremo 2016, tra i big, e salendo sul palco
insieme a Deborah Iurato. Via da qui quell'anno arriva terza e per Giovanni Caccamo e Deborah Iurato è una
grande soddisfazione. Il giovane cantautore siciliano prende il volo e non ce ne sarà più per nessuno. A 27
anni Giovanni Caccamo a Sanremo 2018 prova a raccontarci il suo concetto di Eterno. Coraggioso no? Ci
sono canzoni che quando le sentiamo avvertiamo non essere cantate dalla persona giusta o quanto meno al
momento giusto. Ci sono canzoni in cui il vissuto di chi canta è fondamentale per raccontare la vera storia
della canzone e a poco serve, o quanto meno non è abbastanza, la capacità interpretativa del cantante. A 27
anni Giovanni Caccamo a Sanremo canta di Eterno, parla di eterno e ha scritto di eterno, di cui è l'autore
insieme a Cheope, cioè Alfredo Rapetti, il figlio di Mogol. E alla fine coraggioso o meno, sarà l'universalità
del concetto, sarà che sarà sì del 1990, ma in questi 27 anni è evidente che Giovanni Caccamo ha tenuto
occhi sbarrati e cuore aperto, sarà che si è scelto un compagno d'avventura che è cresciuto a pane e parole,
il risultato è credibile, vero e straziante. Eterno è un sogno, Eterno è l'amore, Eterno è quello che tutti
vorremmo e che forse non esiste. A Sanremo e non.
Lorenzo Zolfo
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