Mario Glorioso con i suoi murales apre a Bella una finestra sul cinema prodotto in Basilicata.

 Lo abbiamo visto nei vicoli e nelle piazzette di Bella per tutto il mese di agosto 2019, Mario Glorioso. Sui muri delle case ha alzato ponteggi e regalato squarci di bellezza con volti, paesaggi, atmosfere di grandi film italiani raccontati nelle quattordici edizioni del Bella Basilicata Film Festival. Ho voluto conoscerlo. Ecco il suo racconto: ” Sono nato a Palermo da madre di Muro Lucano e padre palermitano, e da sempre nutro in me la continua ricerca della luce e del segno perché l’arte è la firma di Dio. Portavo sempre in tasca, da ragazzino, qualcosa che potesse servire a tracciare segni della mia esistenza. Un gessetto, un lapis o un pezzetto di carbone per rubare a un metro di muro un volto, un paesaggio o una frase ai miei amori segreti, provocando la reazione dei proprietari delle case ai quali rispondevo “Un giorno mi pagherete per avere il mio nome scritto sui vostri muri grigi.” Tra il 2009 e il 2010 ho vissuto un’esperienza unica ripristinando la volta della Società Operaia di Muro Lucano, realizzata nel 1910, in pieno periodo Liberty, dal maestro pittore Giuseppe Avallone. Di questa esperienza ho scritto nel libro “Tracce di Storia”, nel quale, insieme ad altri scrittori, ho riportato cenni sulla storia remota e recente del nostro amato Salone delle Feste, inaugurato nel periodo del governo di Francesco Saverio Nitti. Una delle figure allegoriche, che nelle fattezze esteriori ritorna sempre nei dipinti di Avallone, da fonti attendibili si presume essere stata l’amante del pittore, io le ho voluto dare una identità aderente alle mie fantasie e l’ho ribattezzata Berta Benz, di cui parlo nel libro già citato. Durante i miei viaggi in giro per l’Italia ho avuto modo di dedicare tempo alla mia grande passione per le automobili. Ho conosciuto gli eredi della dinastia dei Lamborghini e ho l’onore di avere in esposizione permanente nel museo omonimo delle tele dedicate alla memoria di Ferruccio Lamborghini, fondatore eccentrico della famosa industria automobilistica. Altre mie opere sono in esposizione permanente alla Fondazione Sartori di Mantova. Esperienza incredibile poi quella vissuta in uno dei templi della Motor Valley, negli storici stabilimenti della Bugatti Automobili in una mostra d’arte la cui musa ispiratrice era l’automobile. Ho conosciuto alti dirigenti e operai delle catene di montaggio della Bugatti EB110 che mi hanno raccontato i processi produttivi, le aspettative, le delusioni fino al crack finanziario che poi vide lo smantellamento della factory, lasciando vuota quella sintesi creativa di una delle icone del glorioso made in Italy. Ho creato bozzetti di automobili e alcuni di essi si trovano in un calendario da me prodotto. Se la sorte mi è favorevole un giorno un’automobile porterà sulla carrozzeria il mio nome. Anche se abito da sempre a Muro Lucano conoscevo solo la piazza di Bella e l’incarico ricevuto dall’Amministrazione Comunale per “Bella capitale per un giorno”, in occasione di Matera 2019, mi ha fatto scoprire i vostri vicoli, le piazzette, i quartieri puliti. Ho avuto il piacere di essere accolto da gente cordiale che mi ha offerto il caffè e con discrezione, ha accompagnato la mia fatica nei giorni di questo agosto così caldo. Prima di iniziare un lavoro così importante ho sempre molti dubbi sulle mie capacità di realizzare tutto nei tempi previsti e senza deludere le aspettative del committente. Non conoscevo i film e li ho studiati per aprire negli scorci bellissimi di Bella una finestra sul mondo. Ho voluto segnare i miei murales con il titolo dei film, oltre che con la mia firma, per suscitare la curiosità di approfondire, magari di vedere i films. Credo che l’arte, la bellezza salvi il mondo. L’uomo ha bisogno di riscoprire il senso della vita nella luce, nel colore, nel sorriso. E i miei murales, forse, possono servire a questo. Direi di aver realizzato un lavoro decoroso e onesto, consapevole del fatto che dove alberga l’arte, la gente ha pensieri nuovi, positivi, ha più stima di se stessa. L’ho imparato nelle mie escursioni in giro per chiese, musei, pinacoteche e ne sono sempre più convinto. L’arte è la firma di Dio.”

Mario Coviello

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