I provvedimenti sono stati adottati a seguito delle verifiche sulla richiesta di iscrizione
nell’elenco dei fornitori, dei prestatori di servizi e degli esecutori di lavori non soggetti
a tentativi di infiltrazione mafiosa (c.d. White list).
Gli esiti dell’istruttoria, con le
valutazioni del Gruppo Interforze Antimafia che opera in Prefettura, hanno accertato
l’esistenza, attraverso legami familiari e di conoscenza, di elementi sintomatici di un
pericolo di infiltrazione mafiosa, con possibile condizionamento delle scelte
imprenditoriali, considerata la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali
del clan potentino “Martorano-Stefanutti” e con quelli della mafia cerignolana, in
provincia di Foggia.
“Ancora una volta si ha la conferma che è assolutamente strategico il rafforzamento del
sistema prevenzionistico di natura amministrativa svolto dalle Prefetture, con lo
strumento delle informazioni antimafia - ha dichiarato il Prefetto Campanaro,
commentando l’adozione dei tre nuovi provvedimenti interdittivi - Le misure interdittive
adottate oggi toccano tre società che operano in settori (quelli delle attività di
estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti, noli a caldo ed autotrasporto
per conto terzi) in assoluto tra quelli a più elevato rischio di condizionamento e
permeabilità da parte di segmenti criminali.
E’ evidente che risulta essenziale il
coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sicurezza, dalle Forze di Polizia, alla
Magistratura, agli Enti territoriali, sino alla stessa società civile, per massimizzare i
risultati dell’azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità ”.
Con le tre misure appena firmate, salgono complessivamente a quarantotto le interdittive
antimafia adottate da gennaio 2022, sette delle quali da inizio di quest’anno.
Per
l’impegnativo lavoro svolto a supporto dell’azione preventiva dell’Ufficio Territoriale
del Governo, il Prefetto Campanaro ha rinnovato il ringraziamento al Gruppo Interforze Antimafia, quale organismo di garanzia delle condizioni di impermeabilità della parte
sana dell’economia lucana dai tentativi di infiltrazione mafiosa.
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