Violenta rissa tra detenuti tarantini e baresi nel Carcere di Matera


Il S.A.P.Pe . : “In Italia mentre la politica lotta per accaparrarsi le poltrone, la Polizia Penitenziaria, sempre più poca e sempre più sola, lotta per gestire l’inferno delle carceri ”

Si ritorna a parlare delle condizioni delle carceri lucane e questa volta riguarda quello di Matera, che oggi pomeriggio , verso le 14,00, è stat o interessato da una violenta rissa tra detenuti tarantini contro quelli baresi , sviluppatasi all ’ interno dei cortili passeggi o , per motivi ancora in fase di accertamento . Una delle ipotesi più accreditata è quella che la tensione creatasi ult imamente nel carcere di Matera è probabilmente dovuta alla numerosa presenza di detenuti di origini pugliesi, in conflitto tra loro per diverse ragioni, ma soprattutto dalla prepotenza di voler predominare ed avere la supremazia all ’ interno dell ’ Istituto penite n ziario . Ad ogni modo dalla ricostruzione dei fatti s embrerebbe che i detenuti tarantini abbiano avuto la meglio sui baresi, tanto che fortunatament e per questi ultimi, fortemente colpiti da bastoni ricavati da oggetti che normalmente vengono consentiti all ’ interno del Carcere, sono stati sottratti durante le percosse dal personale di Polizia Penitenziaria prontamente intervenuto e che è riuscito a sedare l ’ evento critico seppur riportando conseguenze alla sa lute ancora in attesa di accertamenti . A darne notizia è il Segretario Regionale del SAPPe - Sindacat o Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata Saverio Brienza , il sindacato più rappresentativo dei “ Baschi Azzurri ” , il quale si interroga su quali basi il Ministero della Giustizia e quindi l ’ Amministrazione Penitenziaria vogliono porre in esse re le condizioni più ideali per la gestione dei de tenuti, nel momento in cui anche le carceri lucane son o divenute delle vere e proprie giungle a causa del noto sovraffollamento , o ppure a causa del la eccessiva promiscuità dei reclusi tra stranieri e italia ni, tra soggetti appartenenti a diverse frange criminali oltretutto anche in conflitto tra loro, con numerosi detenuti che soffrono di patologie psichiatriche, in strutture fatiscenti e senza le nece ssarie condizioni di sicurezza sia strutturali che strumentali. Il SAPPE ogni giorno registra eventi che accadono a causa delle gravi carenze di un sistema assolutamente fallimentare e chi ne fa le spese è sempre e solo la Polizia Penitenziaria, costret ta a sobbarcarsi la violenza di detenuti che non hanno nulla da perdere e che la fanno da padroni in un contesto penitenziario che negli ultimi anni è stato troppo “ ammorbidito ” da una politic a , che invece di ascoltare la voce di chi lavora nelle carceri 24 ore al giorno ha voluto dare più attenzione alle pretese assurde di Associazi oni e Garanti dei detenuti. La questione odierna di Matera dovrebbe far riflettere l ’ Amministrazione Penitenziaria , traendone le dovute considerazioni per cominciare a progettare un sistema dell ’ esecuzione penale delle carceri dive rso, più funzionale, più sicuro, ma soprattutto incrementando il p ersonale di Polizia Penitenziaria che allo stato attuale, al di là di quello che pensa il Sig. Ministro che lo ha drasticamente ridotto con un D.M. del 2 ottobre sco rso, a parere di questa Organizzazione Sindacale è assolutamente insufficiente , e se oggi non è scappato il morto è solo grazie all ’ instancabile sacrificio dei “ Baschi Azzurri ” . Saverio Brienza , n el concludere , innanzitutto auspica al personale di Polizia Penitenziaria di Matera di non aver riportato gravi conseguenze fisiche durante l ’ operazione odierna e fa loro un plauso per aver sedato la violenta rissa senza conseguenze irreparabili e si rivolge alla politica , la quale nel mentre loro lotta no per accaparrarsi le poltrone , il Comparto Sicurezza è in ginocch io e d in particolare la Polizia Penitenziaria, se mpre più poca e sempre più sola, lotta per gestire l ’ inferno delle carceri

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