Venosa. Tanta gente a visitare la mostra opere d'arte dell'artista Michele Bruno. Prematuramente scomparso.


Un successo sta riscuotendo la mostra di opere pittoriche dell’artista venosino, Michele Bruno, prematuramente scomparso pochi anni fa. Una mostra fortemente voluta dalla figlia Tonia, che ha raccolto tutti i capolavori del padre.

E’ la stessa Tonia a tracciare il percorso artistico del padre: “ Papà nasce a Venosa l’15 agosto 1951. Consegue il diploma all’Istituto d’Arte di Calitri in provincia di Avellino, dove apprende l’arte della pittura e della ceramica. Nel 1970 è a Roma al Magistero, sezione pittorica, dove frequenta il biennio di decorazione pittorica. 

A Napoli ottiene l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione artistica e per 37 anni ha insegnato ceramica e mosaico all’Istituto dei Padri Trinitari di Venosa. Realizza la sua prima mostra personale nel 1969 a Venosa, ma è solo l’inizio di un lungo percorso a tappe che vedrà l’artista a Padova, Avellino, Roma, Firenze, Faenza e anche fuori dei confini nazionali, a Zurigo, a Francoforte, a New York. Il 2 aprile 1977 inaugura a Venosa la Galleria D’Arte Contemporanea “STUDIO 77” con la collaborazione del gallerista Nicola Gisonno. 

Michele Bruno è stato un artista poliedrico. Le sue realizzazioni artistiche non si fermano solo nel perimetro, per quanto sacro, di una tela. In cinquant’anni di attività molteplici sono state le sperimentazioni, le istallazioni, le esperienze nel campo della ceramica, nell’arte scultorea. L’urgenza cromatica dell’artista trova terreno fertile nell’arte del mosaico e nelle realizzazioni delle vetrate artistiche istoriate. Dal 1999 si è occupato di una ricerca biografica e artistica su Giacomo Di Chirico, esponente di spicco della pittura ottocentesca lucana. Nel corso di vent’anni ha riprodotto 148 opere dedicate al Di Chirico, 31 delle quali esposte alla Sala del Trono nel 2003. Gli ultimi anni della sua produzione hanno prodotto la serie dei dipinti “L’Isola fiorita”, opere influenzate dai colori e le atmosfere di Lanzarote, terra a lui cara”. Tra i visitatori della mostra, la dott.ssa Antonietta Di Corato è rimasta estasiata di questa mostra: “ho visitato la mostra di Pittura dell'artista Venosino Michele Bruno, recentemente scomparso. Voglio comunicare agli amici le mie emozioni. Innanzitutto una perfetta cura da parte dei famigliari nell'allestimento mostra. Ineccepibile la cronologia e la disposizione di tutta la sua opera pittorica con excursus dei vari periodi. L'ultimo periodo di vita dell'Artista è segnato artisticamente dall'amore verso questa isola Lanzarote, è un tuffo nei colori,nel blu dei ricordi In una barca che va lontano e approda in altri lidi. La grandezza di un'artista sta nel saper cogliere con intuizione realtà nascoste ad altri con un movimento di mano e una pennellata, l'artista Michele Bruno ancora una volta ha saputo emozionarci, regalandoci con le sue tele colorate un viaggio verso l'infinito ignoto”. Michele Dragonetti ha aggiunto: “ è stato un grande artista di spessore e talento”. Vincenzo Giaculli: una mostra molto bella e ben curata”. La mostra si può ancora visitare su via Appia. 

Lorenzo Zolfo