Maschito (Pz)-Abruzzo. 1 luglio 2016. A due anni dalla sua scomparsa, viene ricordato Michele Sciarillo con una serie di eventi culturali-musicali ed artistici.

Michele Sciarillo, un lucano di Maschito, centro arbereshe di poco più di 1500 abitanti, ad oltre due anni dalla sua scomparsa per un male incurabile, viene ancora ricordato per il suo notevole impegno culturale, artistico e sociale. Per anni ha vissuto a Prato dove gestiva un locale: Caffè degli Artisti” a pochi passi dal teatro Metastasio, conoscendo big della cultura, Moni Ovadia in primis, della canzone,
Gaber, della lirica, Ricciarelli, con i quali ha legato rapporti di amicizia e di condivisione.
Ritornato a Maschito, pochi anni, dopo la sua scomparsa, ha, da solo, organizzato eventi culturali e musicali di un certo spessore. Attualmente l’amministrazione comunale del suo paese, sta costruendo un emiciclo alla sua memoria. Sciarillo, verrà ricordato artisticamente a Nereto in provincia di Teramo, dall' Associazione "CRISALIDE" che proprio da Michele fu fondata nel 2000 a Prato, producendo circa 3000 eventi teatrali, musicali e altro. 


Tante le collaborazioni con teatri importanti, come: Teatro Metastasio e Fabbricone di Prato, teatro la Pergola di Firenze, teatro Grande di Milano, teatro dell'Umbria, Biennale di Venezia, teatro Piccolo di Iesi, vari Festival teatrali etc.etc. Ora l'associazione culturale Crisalide per volere di Michele la porta avanti l'amato fratello Pasquale, suo braccio destro e fidato compagno di avventure da sempre. In Abruzzo insieme al Presidente dell'associazione Fiorella Iachini, donna sensibile all'arte alla cultura e all'organizzazione; preparano quello che Michele avrebbe voluto fare a Maschito,in Basilicata,e in giro per l'Italia. Dopo il successo dell'anno scorso con il Musicologo Enzo Carro, e Pizzica e taranta con Serena D'Amato; quest'anno il progetto più lungo e più ampio e prodotto dalla Fondazione Tercas di Teramo. Prenderanno agli eventi artisti nazionali ed internazionali vedi "Klezmer" "Shlof my Kind" di" Moni Ovadia." "Medea di Seneca" di e con "Paolo Magelli e Valentina Banci". Al progetto aderisce la Fondazione teatro Metastasio, il teatro amici di Castri di Firenze e Spoleto, regista amico fraterno nella vita e nell'arte di Michele. Tanti altri attori e musicisti italiani guidati da Giovanni Nuti, che raggiunto telefonicamente, insieme al fratello Francesco ricordando tante notti passate a raccontare la musica. “Ho perso un amico sempre pronto ad aiutare gli altri, Prato ha perso un faro luminoso e vitale. Al progetto non poteva mancare l'adesione di artisti provenienti dalla Basilicata, con i quali si apre il cartellone”: Venerdì 1 luglio Angela Loiodice trio in Criminalmente swing, accoMpagnata dai maestri Antonio De Luca ( amico fraterno di Michele) e Peppe Manniello, provenienti da Maschito e da Banzi. Portano il loro ricordo e saluto a Michele in musica Jazz raccontando il brigantaggio. SABATO 16 luglio è la volta di Klezmer-Shlof my Kind, diretti dal maestro Nicola Russo, dell'amico Moni Ovadia. Le musiche ebraiche saluteranno i graditi ospiti del teatro B.Brecht di Nereto. Il commosso ricordo di Moni Ovadia che a Michele ha dedicato la sua giornata sulla SHOA mi mancherà sempre un uomo pronto a dare e a fare proprio com'era la tenda di Abramo lo penso sempre. SABATO 30 luglio ancora teatro arriveranno una scia di fisarmoniche suonate dai maestri Danilo Di Paolonicola e Jonny Di Clemente. MERCOLEDI 10 agosto ad Alba Adriatica 60 musicisti di musica classica, diretti dal maestro Luisella Chiarini, disegnano musica a Villa Flaviano. VENERDI 19 agosto teatro classico La Medea di Seneca con la regia di Paolo Magelli recita Valentina Banci. Ecco spiegato il motivo di questa partecipazione di registi ed attrici:”vogliamo ricordare Michele nel modo più consono”. Il ricordo del fratello Pasquale: “sono stato circa 18 anni a fianco di mio fratello Michele a lavorare e ad organizzare eventi, eravamo un unico pensiero ed una grande forza, mi ha insegnato la vita, a lui devo quello che oggi sono. Per ricordare Michele c'è un solo modo ed io lo conosco perfettamente ed è quello di fare musica teatro e arte in genere, quello che lui avrebbe voluto e quello che lui mi ha chiesto”. 

Lorenzo Zolfo

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