TG7 Basilicata 2 Ottobre 2024.
Maxi operazione antimafia tra Basilicata e Puglia. Colpiti dai provvedimenti, esponenti dei clan Scarcia e Scarci, attivi sulla costa ionica. Le accuse sono di Violenza e minacce per imporre la propria egemonia nelle attività illecite lungo il litorale ionico-lucano. Un provvedimento di fermo, firmato dal procuratore distrettuale di Potenza, dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, dai sostituti procuratori distrettuali, è stato eseguito oggi nei confronti di 21 persone. Associazione mafiosa aggravata dalla disponibilità di armi e volta ad assumere e mantenere il controllo di attività economiche finanziate. Dalle indagini emerge una confederazione mafiosa costituitasi tra Metaponto e Nova Siri, allo scopo di esercitare la propria egemonia criminale. Nel settore della pesca la confederazione mafiosa avrebbe imposto un controllo delle attività con l’uso di violenza e minaccia, garantendosi un regime di “monopolio” sulle attività marinare. L’associazione mafiosa, avrebbe imposto a tutti gli altri imprenditori del settore una tangente da pagare per poter pescare nello specchio di mare antistante a Metaponto e Nova Siri. L'operazione è stata condotta dal personale della Direzione investigativa antimafia-Dipartimento di PS, dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto, dai carabinieri del Ros, della Compagnia di Policoro, dalla Guardia di Finanza dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e dalla Compagnia di Policoro. Indagato anche anche il sindaco di Scanzano Jonico, Pasquale Cariello, sarebbe stato presente durante un cosiddetto "inchino" nell'ambito di una processione della madonna del Mare.
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