Se n’è parlato in un interessante seminario presso l’Irccs Crob
di Michele Traficante
Lo sviluppo tecnologico della Radioterapia ha conosciuto negli ultimi dieci anni una vera e propria rivoluzione copernicana, che ha radicalmente modificato le indicazioni del trattamento radiante dei tumori, grazie alla capacità delle nuove apparecchiature
computerizzate di somministrare con precisione millimetrica dosi di radiazioni sempre più elevate su bersagli tumorali sempre più piccoli, con crescente risparmio degli organi sani adiacenti alla neoplasia. Le dosi oggi erogabili con la modalità della modulazione d’intensità volumetrica stereotassica, ad esempio, sono definite “ablative”, perché in grado di distruggere completamente il tumore, consentendo di ottenere in casi opportunamente selezionati risultati del tutto sovrapponibili a quelli dell’intervento chirurgico.
computerizzate di somministrare con precisione millimetrica dosi di radiazioni sempre più elevate su bersagli tumorali sempre più piccoli, con crescente risparmio degli organi sani adiacenti alla neoplasia. Le dosi oggi erogabili con la modalità della modulazione d’intensità volumetrica stereotassica, ad esempio, sono definite “ablative”, perché in grado di distruggere completamente il tumore, consentendo di ottenere in casi opportunamente selezionati risultati del tutto sovrapponibili a quelli dell’intervento chirurgico.
Pertanto le innovazioni nel campo della diagnosi e cura delle patologie tumorali sono in continuo sviluppo con la messa in campo di strumenti di alta tecnologia sempre più avanzati.
La Basilicata, pur vantando un ambiente, ancora sano e incontaminato, negli ultimi decenni, come ha sostenuto Giuseppe Nicolò Cugno, direttore generale dell’Irccs Crob, si vede, purtroppo, accerchiata da gravi fattori di rischi inquinanti, dall’estrazione petrolifera in Val D’Agri, all’inceneritore Fenice e allo stabilimento automobilistico Sata di Melfi, al deposito di scorie radioattive delle Trisaia di Rotondella, e, tanto per non farci mancare niente, anche la radioattività delle rocce tremolite.
Di qui, la saggia e lungimirante decisione dell’Ente Regione Basilicata di riconoscere all’’Irccs Crob, il ruolo di regia nell’ambito della rete oncologica regionale dando la possibilità ai malati oncologici di potersi sottoporre a trattamenti radioterapici anche negli ospedali San Carlo di Potenza e Madonna della Grazie di Matera.
Al fine di meglio comprendere l’evoluzione sotto l’aspetto della precisone, accuratezza ed efficienza della terapia oncologica se n’è discusso ampiamente nel corso di un importante seminario tenutosi il 2 dicembre scorso presso l’Irccs Crob.
Ai lavori, coordinati egregiamente dal dott. Vincenzo Fusco, Direttore Dipartimento Terapia Radiante e Metabolica ad Alta Tecnologia dell’Irccs Crob, che ha anche presentato le finalità dell’importante meeting scientifico, sono intervenuti esperti del settore e autorevoli clinici i quali hanno illustrato in maniera esauriente le innovazioni più recenti nel campo della diagnosi e terapia delle varie patologie oncologiche, compreso la robotica.
Nel suo saluto ai convenuti, il dg del Crob, Giuseppe Nicolò Cugno ha, fra l’altro evidenziata la necessità, condivisa dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, di dotare l’Irccs Crob, di alta tecnologia, la più avanzata e innovativa, per meglio assolvere il ruolo di capofila della rete oncologica regionale consentendo la dotazione di apparecchiature di base all’ospedale San Carlo di Potenza e all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera per venire incontro ai malati di quelle aree bisognosi di trattamenti radioterapici.
Obiettivo è portare l’Irccs Crob al livello dei maggiori e più accreditati Irccs nazionali in modo da ampliare sempre più il bacino di provenienza dei malati oncologici con indubbi benefici economici anche per l’Ente Regione Basilicata. Come pure fare dell’Irccs Crob una scuola di alta formazione per medici oncologici.
Interessanti sono stati anche gli interventi dei dottori Sergio Molinari e Pellegrino
Musto, rispettivamente Direttore Sanitario e Direttore Scientifico dell’Irccs Crob.
Hanno portato poi i loro contributi, sulle possibilità e vantaggi di utilizzo dei moderni strumenti di diagnosi e terapie delle patologie tumorali, autorevoli esperti informatici di alta tecnologia radioterapica i quali hanno illustrato, anche con l’ausilio di efficaci diapositive e filmati, la precisione, l’accuratezza e l’efficienza della loro applicazione clinica.
L’ing. Marco Amatteis, European Director Anatem e Information Systems nel trattare ha, fra l’altro, l’innovazione digitale al servizio della Radioterapia Oncolgica, ha spiegato che « oggi è disponibile un nuovo software per Radioterapia Oncologica grazie al lavoro e alle esperienze maturate al prestigioso Centro MD Anderson di Houston dalla Dr.ssa Anne Hayman e il suo team negli ultimi 30 anni. La novita’ consiste in un atlante digitale derivato dalla combinazione di 150 atlanti su immagini RM assiali da 2 mm, su cui sono state localizzate ed evidenziate oltre 50000 strutture normali e relative funzioni. Le immagini del paziente vengono importate sul sistema tradizionale per la pianificazione, ma la novità consiste nella comparazione con le informazioni e le immagini e i protocolli contenuti nell’atlante digitale. Immediatamente il medico può analizzare e valutare il caso beneficiando d’informazioni uniche e in tempo reale. Il CROB di Rionero in Vulture sarà a breve il secondo centro in Europa a dotarsi di questa innovativa soluzione tecnologica.
Dal canto suo il dott. Giancarlo Beltramo, Direttore CyberKnife del Centro Diagnostico Italiano di Milano, ha illustrato l’esperienza clinica con CiberKnife, vantaggi ed opportunità
La Dr.ssa Eleonora Lanzi e l’ing. Giancarlo Cangialosi, rispettivamente TPS product specialist TA e IT % IPS senior specialista TA di Torino, hanno trattato della Rete radioterapica integrata RayStation, un innovativo sistema modulare per la gestione e l’ottimizzazione delle alte tecnologie e delle risorse umane.
L’ing. Lucia Graziosi, Direttore vendite ab medica S.p.A. ha parlato del sistema robotico CyberKnife e la moderna Radioterapia.
Intervenuta anche la Dr,ssa Beatarice Belvito, Fisica – Product Specialist Else Trasforming unconnected data into clinical knowledge .
Insomma si è trattato di una proficua occasione per fare il punto sulle più aggiornate innovazioni di alta tecnologia in radioterapia, necessarie per far fronte alle sempre più complesse urgenze di diagnosi e terapia oncologica, per le quali l’Irccs Crob resta un punto si riferimento quale insostituibile Centro di eccellenza oncologico.
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