Il pubblico in sala.
E si appassionano alla storia di Lavinia, ragazza che diventa donna e ripercorre gli anni dell’infanzia a Genzano di Lucania con le “tate” e i loro scialli che raccontano storie. E si rivede “ ragazzina che porta a spasso il suo cane, si somigliano, entrambi baldanzosi e audaci, entrambi sorridenti e con la stessa andatura..” Si ricorda al liceo , quando era “uno dei tasselli del mosaico, che si scomponeva al rassicurante rumore delle sedie, a ricreazione, e si ricomponeva nell’inquieto silenzio dei compiti in classe”. Lavinia ritorna nella “grande casa in cui è cresciuta, a tre piani..con il terrazzo illuminato d’estate da un sole arrogante..”e alla “ piccola borghesia- a cui appartiene- che appiattiva le menti, incasellandoti in un quadratino di società compiaciuta e impettita..”. E poi velocemente l’università...” quando diventi quella che deve partire...e ti guardano in modo diverso...mentre pensi a cosa porterai con te..” L’università è molto impegnativa per Lavinia la assorbe completamente anche perchè il padre severo comincia a star male e la figlia modello non può dargli dispiaceri.E il grande amore, bevuto fino all’ultima goccia, e la necessità di una scelta dolorosa. “ E rincorri il tempo, o è lui che rincorre te, ti preoccupi sempre meno di te stessa..” Lavinia diventa una dottoressa affidabile, seria, dai modi spicci.” Imparai il mio mestiere e infagottai il mio corpo, perché non mi vedessero. Per incutere rispetto eliminai trucchi e profumi...Portai a spasso la mia solitudine...”
E poi..” altri attimi sfuggirono al mio eterno presente, ed ebbi ancora piccole dita incerte da guidare e tranquilli respiri da contare...” Lavinia e’ moglie e madre... “ accettai di vivere il loro futuro, e per quelle vite divenni madre mio malgrado, mi rifugiai nello splendore e mi sganciai dal rimpianto...”. Dimenticando di essere stata “ Lalli, quella che “ ha vissuto il suo tempo arginando ogni consapevolezza di sé, utilizzando chiunque le offrisse la possibilità di costruirsi un’identità nuova, che convincesse prima se stessa...
Stefania Lamanna con due affezionate lettrici.
Piegata dalla vita Lavinia incontra Marzia e deve fare i conti con se stessa e il suo passato. Stefania Lamanna è Lavinia e racconta in prima persona con una scrittura diretta, immediata, che ti prende . Il padre, il nonno, la madre e i suoi fratelli, e anche il marito e i figli fanno da sfondo ad una vita in bilico che deve fare i conti con un’amore ingannevole che ha inondato di sgomento per sempre ogni sua giornata. La serata a Bella carica di pathos si conclude con le dediche dell’autrice alle copie del romanzo che molti acquistano e un rinfresco di dolci e rustici genuini, quasi tutti fatti in casa. Stefania Lamanna è nata a Potenza nel 1962. Ha vissuto i primi anni della sua vita a Genzano di Lucania e la sua adolescenza a Lavello. Laureata in medicina e chirurgia, specializzata in pediatria, esercita la professione di Pediatra di Libera Scelta a Rionero in Vulture. Ha un marito e tre figli. “ Il rimpianto perfetto” è il suo primo romanzo disponibile su Amazon.Da non perdere.
Mario Coviello
Commenti
Posta un commento