Oggi è la Candelora... una toccante tradizione al Santuario di
Montevergine ad Avellino, che affonda nei secoli, in Campania.
Sono
uomini esclusi ed emarginati, spesso irrisi, che sentono e vivono come
donne: fanno parte della cultura napoletana, giocosa e avveniristica.
Per
alcuni portano bene, anzi anticamente rappresentavano la simbiosi fra i
due sessi e dunque rispettati.
Alla Candelora, il 2 febbraio, si recano
al secolare Santuario di Montevergine che domina maestoso Avellino.
Si
va in pellegrinaggio, festoso, ed è noto come la ‘’Juta dei
Femminielli’’, rinnovando l’antichissima festa della Candelora.
Centinaia di fedeli, provenienti da tutta Italia, raggiungono in
preghiera il santuario, per rendere grazie a una delle sette Madonne
della Campania, la Madonna nera, Mamma Schiavona, protettrice dei
diversi, che “tutto perdona”.
Una antica leggenda legata al culto della
Madonna narra che la Vergine abbia liberato due femminielli legati a un
albero e bloccati da una lastra di ghiaccio, quale punizione popolare
per essersi amati.
Non è mai stato tolkerato lamire omosessuale.
Ma la
Madonna li salvo'.
Una devozione che proviene da lontano, e che si
perpetua nella processione di chilometri in salita verso il Santuario
sul monte Partenio.
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