ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA “CARLO GRSUALDO DA VENOSA” INAUGURATA L’AULA DEL GIORNALINO A PEPPINO ORLANDO


Un 7 aprile da ricordare nella cittadina oraziana. E’ stata inaugurata l’aula redazione del giornalino scolastico della scuola primaria Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” a Peppino Orlando, la persona piu’ stimata della cittadina oraziana, per il suo impegno quotidiano nella divulgazione di notizie giornalistiche (presenti i direttori e capi servizi delle maggiori testate giornalistiche della Basilicata). 


Prima della benedizione dell’aula, a presentare questa iniziativa l’insegnante Sonia Mollica che ha fatto da moderatrice negli interventi delle autorità scolastiche (D.S. Bavuso, collaboratori Rosa e Fimmanò), civili (Sindaco Gammone e assessore Francabandiera, Cons.reg.Mollica e Leggieri) e religiose (Vescovo Emerito don Rocco Talucci), compresi gli alunni della scuola. La D.S. Aurelio Bavuso ha ringraziato i presenti: “saluto con affetto Nicla ed Ines della famiglia Orlando.


Il progetto del giornalino scolastico Scuola in Rete nei suoi tre anni di nascita, grazie all’ideatore Peppino Orloando, ha già ottenuto tre premi nazionali, l’ultimo quello di pochi giorni fa a Cesena. Peppino era una persona cordiale con tutti, semplice e da quando ci ha lasciati, avvertiamo un senso di vuoto. 



Mi auguro che il Comune sostenga questo nostro giornalino con un patrocinio gratuito”. Il Sindaco Tommaso Gammone ha aggiunto: “ garantiremo il patrocinio di questo giornalino.



Con lui avevo un rapporto giornaliero, era obiettivo nei fatti che scriveva. Abbiamo perso una persona che descriveva le bellezze della nostra città. Faremo di più per Peppino, ci faremo promotore di intestargli una struttura o una via”. Le insegnanti Katia Pizzolorusso e Gisonna hanno ringraziato l’apporto dato alla scuola di Peppino: “ ci spronava nello scrivere qualsiasi evento della scuola, il giornalino per la scuola ha una forte valenza educativa e formativa, oltre che didattica. Uno strumento fortemente inclusivo con la collaborazione col Filo di Arianna”. 



Alcuni alunni hanno illustrato le loro esperienze giornalistiche, è intervenuta anche la nipotina di Peppino, Maria Pia.La dott.ssa Giusy Conte direttrice del “Filo di Arianna”, in collaborazione con la collega Psicologa Psicoterapeuta, Enza Elefante, ha fatto vedere un video sui ragazzi del centro socio-educativo della struttura, dove Peppino era sempre presente ad ogni evento, ed ha poi evidenziato l’impegno di Peppino per i più indifesi: “ era un collante tra la scuola e la nostra struttura, una collaborazione durata 23 anni. Riusciva a cogliere le potenzialità migliori dei nostri ragazzi, quanto fatto da lui non andrà disperso”.Oreste Lopomo,caporedattore della sede Rai di Basilicata ha detto: “Peppino era la voce di Venosa. Era un educatore alla corretta informazione. Ricordo il suo sorriso e la sua caparbietà nel credere nella bellezza della cultura”. Domenico Sammartino presidente dell’O.D.G. Basilicata ha aggiunto: “Peppino ha saputo vivere ed esprimere la sua attività giornalistica.Il modo migliore e più concreto per ricordare Peppino è questo lavoro fatto dalla scuola e dal Filo di Arianna. Le persone fino a quando sono ricordate, vuol dire che hanno fatto del bene”. Donato Pace della Nuova del Sud ha concluso gli interventi: “ era un grande depositario di notizie della sua città. Il suo grande pregio è stato quello di saper scrivere in italiano”. Giovanni Rosa della nostra testata giornalistica “Il Quotidiano del Sud” ha sentito Peppino fino ad un’ora prima di morire per un articolo redatto ed inviato al giornale su un premio vinto dalla tipografia “Il Gufo” di Venosa: “ Peppino non solo era una persona cara, ma un signore.Mi ha insegnato una cosa: la narrazione del territorio non passa solo dagli scoop, ma anche da notizie di strutture rieducative come Il Filo di Arianna. Con i suoi articoli sui più deboli, lasciava spazio a tutti, anche all’ultimo.Era passionale, anteponeva alle notizie, la passione dello scrivere. Questi bambini presenti oggi sono il frutto dei suoi articoli”. A portare il loro contributo anche Marilù Sinisi, presidente del consiglio di istituto della scuola ( “era un papà, non solo una persona perbene.Era una fonte inesaurbile. Da un anno, mi sifugge una parte di Venosa”), i due consiglieri regionali Franco Mollica: “” Le foto di Peppino spiegavano ciò che accadeva a Venosa. Peppino educava alla lettura portando i giornali in classe. Anche questo progetto scuola in rete può avere un supporto dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale” e Gianni Leggieri: “Peppino era l’amico di tutti, ci ha insegnato tanto. Ho apprezzato il suo garbo. Mi diceva sempre di non parlare male di nessuno, e mi ricordava che il mondo è sempre più bello con un sorriso”. Ringraziamenti giunti dalla moglie Nicla ( con un pensiero su Peppino letto da Sonia Mollica. “ mi piacerebbe rivedere Peppe, ricordando la canzone di Battisti “Ancora tu”. Lo sai che non è facile dirti: addio! Tu sarai il mio Angelo Custode.In passato ti ho accusato di avermi lasciata sola. Ma siamo stati insieme per 44 anni. Continuamo ad andare diritti per la nostra strada, anche se è diversificata.Sei stato un uomo realista e concreto. Non sentirti in colpa se hai modificato la nostra vita.Abbiamo detto reciprocamente, addio alla nostra vita. Questo strazio deve finire, ti prometto che andremo avanti,il punto dove partire saranno i nostri figli”) e dalla figlia Ines, che ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione ed un caro ricordo di papà Peppino Orlando .E’ stata poi scoperto il murales dedicato a Peppino, autori, il prof. Rosa Tommaso docente del comprensivo ed un ex alunno Antonio Teora ( rappresenta il legame che Peppino ha avuto sempre per la sua città, il leone simbolo dellla fortezza di Venosa. La bambina con la macchina fotografica rappresenta la continuità di quanto realizzava Peppino. I fogli di giornale la libertà professionale e deontologica del lavoro di giornalista. 

 Lorenzo Zolfo

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