Rionero in Vulture.
Compie 20 anni il CineClub “Vittorio De
Sica” di Rionero, e da diciotto anni conduce oltre una ventina dei propri
aderenti alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia, in programma in questa
71^ edizione dal 27 agosto al 6 settembre prossimi.
Partono
dall’area del Vulture gruppi di associati ed appassionati, come è ormai consuetudine;
e l’Associazione di cultura
cinematografica propone, fra le diverse attività, anche quella di seguire e
stimolare gli appassionati alla più importante Mostra del Cinema.
Gli
appassionati lucani si affiancheranno ad altre decine di cultori provenienti da
altre regioni che aderiscono alle proposte del Cinit - Cineforum Italiano,
con i quali avranno l’opportunità di libero
accesso, oltre che alla visione dei film nelle diverse rassegne, anche alle diverse
attività della 71^ Mostra d’Arte cinematografica.
Gli
appassionati di cinema, giovani e non soltanto, avranno quindi l’opportunità di
partecipare a tutte le innumerevoli proposte che la
Biennale Cinema pone in essere. Iniziative che di anno in anno si
arricchiscono di contenuti, che poi verranno riproposti anche sul territorio, a
cura dei Cineclub lucani, fondati negli anni dall’associazione di Rionero, come
il “Pasolini” di Barile, diretto da Daniele Bracuto, fra i più attivi in questi
anni.
Nella scorse
edizioni della Mostra di Venezia il “De
Sica” ha presentato all’Excelsior (cuore
pulsante della Mostra del Cinema) i libri “Sequenze” di Armando Lostaglio (La
Nuova del Sud, 2007) e l’anno successivo il documentario Vultour – le tracce del sacro
(2008) prodotto dal De Sica - per Culture in Loco - diretto da Fulvio Wetzl, e
scritto insieme ad Armando Lostaglio, lanciando la proposta di candidare
l’Abbazia di Monticchio e l’area lacustre quale patrimonio dell’Unesco: ampie
le adesioni di registi ed intellettuali, da Ermanno Olmi a Pasquale Squitieri a
Piergiorgio Odifreddi, Giovannino Russo ed ancora Tinto Brass, Citto Maselli,
Daniele Vicari, peraltro ospitati a Rionero in diversi eventi di cinema. Nel
2010 il libro “Schermi riflessi tra cinema e televisione” di Armando Lostaglio
edito da ErmesEditrice).
Nelle
successive edizione della Mostra, è stato proiettato il documentario Albe
dentro l’imbrunire di Armando Lostaglio - riprese e montaggio con Pino
Di Lucchio (2011) - imperniato sulla terza età nella Casa di Riposo di Rionero;
il documentario è stato presentato lo scorso anno anche a Parigi, nell’ambito
di una rassegna promossa da Michèlle Gesbert e Nicola Guarino dell’Università
Paris XII.
Durante la 69^
Mostra di Venezia, il “De Sica” ha promosso una iniziativa altrettanto
importante, volta alla promozione di Matera Capitale della Cultura 2019 con lo
scrittore Giovannino Russo, il critico Davide Rossi, Antonio Zeccola produttore
e diffusore di cinema in Australia, originario di Muro Lucano. Presente anche
l’allora assessore regionale alla Cultura, Viti.
Lo scorso
anno il De Sica ha presentato
all’Excelsior nello spazio di Cinemadamare diretto da Franco Rina il
documentario “La strada meno battuta – a cavallo sulla Via Herculia” – diretto
da Armando Lostaglio - coprodotto con FamilylifeTv e EquiturismoItalia, con una
relazione del rettore dell’Università IUAV di Venezia, Amerigo Restucci.
In questa
edizione della Mostra - nello spazio serale di Cinemadamare - il De Sica presenterà un documentario sul Cinema d’Avanguardia,
ispirato a Guy Debord.
Una vetrina
preziosa rimane quella di Venezia per il CineClub
De Sica, cofondatore di BasilicataCinema
(network di Festival) con interventi significativi che mettono in relazione le
più diverse espressioni culturali legate all’arte cinematografica ed una più estesa
e prestigiosa risonanza anche per la nostra regione.
A.L.
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