I Vescovi
dell’Abruzzo e del Molise hanno espresso viva preoccupazione riguardo ai
progetti di sfruttamento del territorio, agevolati dal Decreto-Sblocca Italia.
Nella
lettera della Conferenza episcopale abruzzese-molisana, a firma del Presidente
Monsignor Tommaso Valentinetti, si legge tutta la preoccupazione che la Chiesa
dimostra verso un tentativo di distruzione del Creato.
Il decreto
Sblocca-italia accellera non solo le opere di ricerca e di estrazione del
petrolio e del gas su tutto il territorio nazionale, e in particolar modo in
Basilicata, ma configura anche le discariche di rifiuti urbani e speciali, di
preminente interesse nazionale.
Potranno
essere ubicate, in qualsiasi luogo, su mera designazione del Presidente del
Consiglio che dovrà decidere dove ubicare gli impianti di termo trattamento dei
rifiuti.
I termini
per l’espletamento della proceduta di esproprio per far largo a questi impianti, sono ridotti alla metà.
Anche i
gasdotti, i terminali di riclassificazione e di stoccaggio di gas naturale sono
qualificati dal decreto, come priorità nazionale, indifferibili e urgenti.
Per le opere
di ricerca e di estrazione degli idrocarburi, la procedura sarà di esclusiva competenza
del ministero e s’inserisce il concetto di titolo concessorio unico per la fase
della ricerca e dell’estrazione
La
conseguenza più rilevante per il cittadino e per le amministrazioni comunali,
sarà l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni, già
durante la fase della ricerca d’idrocarburi che potrebbe durare anche molti
anni.
Grande è la
preoccupazione dei Lucani, di vedere in pericolo il territorio, l’acqua e
soprattutto la propria salute.
Come poter
dimenticare le parole di Benedetto XVI che ha ricordato che “la terra è
dono prezioso del Creatore, il quale ne ha disegnato gli ordinamenti
intrinseci, dandoci così i segnali orientativi a cui attenerci come
amministratori della sua creazione. E’ proprio a partire da questa
consapevolezza, che la Chiesa considera le questioni legate all’ambiente e alla
sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano
integrale”
E allora, se il Papa ha
rimarcato l’impegno della Chiesa a difesa dell’ambiente, importante è registrare la voce dei Vescovi
della Basilicata contro il Decreto Sblocca Trivelle.
Il tempo
però stringe e il silenzio non giova.
MEDITERRANEO NO TRIV
Commenti
Posta un commento